Telecom Italia: ricavi semestrali a 9 mld di euro, indebitamento netto in calo
Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia ha approvato ieri sera i risultati semestrali che vedono i ricavi attestarsi a 9 miliardi di euro, con una riduzione del 3,4% su base annua, “quasi interamente imputabile – spiega una nota – al traffico voce internazionale di Sparkle; escludendo questa componente e i ricavi da prodotto, la variazione dei ricavi da servizi si riduce a -1,2%”. L’Ebitda reported di Gruppo nei primi sei mesi dell’anno è stato di 4,1 miliardi, con un incremento di 8,9% rispetto all’analogo periodo 2018 grazie alla prosecuzione, spiega la società, delle azioni di ottimizzazione dei costi e ad un saldo positivo delle partite non ricorrenti, che beneficiano per 662 milioni dell’esito favorevole per Tim Brasil dei contenziosi relativi a una doppia imposizione fiscale in parte controbilanciati da 296 milioni di accantonamenti. Conseguentemente l’indicatore Ebitda reported – CAPEX ha toccato quota 2,6 miliardi di euro (+21% a/a).
La società guidata da Luigi Gubitosi ha visto l’operating free cash flow raggiungere 1,5 miliardi, con un miglioramento di 604 milioni rispetto al primo semestre 2018, e l’equity free cash flow si è attestato a 786 milioni, +526 milioni su base annua.
Conseguentemente l’indebitamento finanziario netto al 30 giugno si è ridotto di 539 milioni da fine 2018 (e di 349 milioni rispetto al 31 marzo 2019), raggiungendo 24,7 miliardi.
Per quanto riguarda il secondo trimestre 2019 il fatturato ha mostrato una lieve flessione dello 0,4% a 4,5 miliardi, mentre l’Ebitda reported è salito del 17,2% a 2,3 miliardi.