TIM: Equita abbassa il target price dopo una debole trimestrale
Dopo la pubblicazione di settimana scorsa della trimestrale, gli analisti di Equita hanno abbassato il target di Tim portandolo da 0,43 euro a 0,39 euro per riflettere sui multipli il rialzo dei tassi. In particolare, gli analisti hanno effettuato delle modifiche limitate alle proiezioni domestiche, data la sorpresa limitata sui numeri del 1° trimestre, ma hanno apportato revisioni più significative su Tim Brasile in modo da tener conto delle recenti comunicazioni al mercato, aumentando così gli impatti del contributo di OI Group fin dal 2022. Per quanto riguarda il business brasile di Tim gli analisti stimano nel periodo maggio-dicembre ricavi pari a 1,8 miliardi di euro e un Ebitda di 1,1 miliardi di euro.
Complessivamente gli analisti hanno alzato del 1,7% l’Ebitda Adjusted nel periodo 2022-23, mentre è stato abbassato del -0,4% l’Ebitda Adjusted del 2024. Come risultato di questi aggiustamenti, gli analisti di Equita hanno ridotto del 5% i multipli di target portando il prezzo obiettivo da 0,43 euro a 0,39 euro ad azione.
Illustrando i dati trimestrali, l’amministratore delegato Labriola si è mostrato fiducioso nell’incontro con i manager della società, nonostante siano ancora molte le sfide che attendono la società alle prese con la trasformazione attraverso il nuovo piano industriale. “Abbiamo iniziato la trasformazione di Tim, dobbiamo andare avanti con fiducia perché i risultati arriveranno nel tempo e cominceremo a vederli giù nei prossimi mesi”, commenta Labriola. L’A.d. continua dicendo che la trimestrale mostra segnali positivi soprattutto le attività in Brasile e secondo lui i risultati non esprimono ancora il valore del Gruppo”.
Intanto il titolo si muove in ribasso del -1,92% trovandosi ora a quota 0,2556 euro.