Tim nomina advisor per valutare offerta KKR ed eventuali alternative strategiche. Tra le scelte c’è Goldman Sachs
Il Comitato designato dal Consiglio di Amministrazione di TIM al fine di valutare la manifestazione di interesse sul gruppo, arrivata alla fine di novembre dal fondo di private equity Usa KKR, ha selezionato gli advisor per esaminare la proposta. E’ quanto emerge dal comunicato diffuso da Telecom Italia nella serata di ieri,che ricorda la “manifestazione di interesse indicativa e non vincolante inviata da Kohlberg Kravis Roberts & Co. (KKR)”.
Gli advisor selezionati lavoreranno con il comitato designato dal cda per “consentire al Consiglio di valutare compiutamente la portata, il contenuto, le condizioni e le conseguenze della manifestazione indicativa non vincolante, nonché maturare e assumere, in maniera adeguatamente informata, le determinazioni in relazione alla stessa per quanto di propria competenza”.
“In qualità di advisor finanziari – prosegue il comunicato – sono stati dunque scelti Goldman Sachs e LionTree. In qualità di advisor legale è stato scelto lo Studio Gatti, Pavesi, Bianchi e Ludovici. Gli advisor supporteranno il Consiglio di Amministrazione di TIM nelle analisi e valutazioni della Manifestazione Indicativa Non Vincolante, con riferimento, tra gli altri, alla sua sostenibilità finanziaria, al suo razionale industriale e ad eventuali incertezze o rischi attuativi. Supporteranno il Consiglio di Amministrazione di TIM inoltre, nelle analisi volte a valutare gli impatti sugli assetti proprietari,occupazionali, manageriali e di governance delle operazioni ivi prospettate, tenuto conto della natura dell’attività del Gruppo e dei suoi asset e di ogni altro profilo anche di pubblico interesse”.
La nota precisa che, “dal momento che il Consiglio di Amministrazione, in occasione della delibera assunta in data 26 novembre u.s., si è riservato anche di valutare ogni opzione nell’interesse della Società e di tutti gli stakeholder, gli advisor supporteranno il Consiglio di Amministrazione di TIM nell’analizzare anche possibili alternative strategiche per la miglior valorizzazione e/o sviluppo del gruppo e dei suoi asset nell’interesse della Società, dei suoi azionisti e stakeholder”.