TIM, presidente Conti: ‘campione nazionale spesso bistrattato’. Vivendi sotterra ascia di guerra?
“Un anno fa si è aperto un nuovo corso nella vita di questa grande azienda italiana, un campione nazionale purtroppo spesso bistrattato, probabilmente meritevole di maggiore attenzione da parte di istituzioni, mondo politico e sociale”. Così il presidente di Tim, Fulvio Conti, nel corso del suo intervento in apertura di assemblea.
Oggi, 29 marzo, è un giorno cruciale per TIM, se si considera che all’ordine del giorno c’è la proposta di Vivendi, azionista di maggioranza, di revocare cinque consiglieri del cda in quota Elliott. Da giorni si parlava di questa giornata come quella in cui si sarebbe consumato lo scontro tra i francesi di Vivendi e gli americani del fondo Elliott, che lo scorso 4 maggio hanno preso il controllo del cda.
Nell’assemblea degli azionisti riunitasi oggi, è presente in avvio dei lavori il 66,6% del capitale, a livelli record
della scorsa assemblea di maggio, quando si superò la soglia del 67%.
Stabili le quote dei primi tre azionisti: Vivendi detiene il 23,94%, Elliott ha una posizione complessiva del 9,55%, Cdp ha il 9,89%. Altro socio rilevante, il fondo pensione del Canada con il 3,24%.
“Una nuova fase di concordia e collaborazione”. Così aveva auspicato a inizio lavori dell’assemblea il presidente di Tim, Fulvio Conti, facendo riferimento “alle proposte di revoca e nomina formulate da Vivendi”.
Ma per l’appunto il rappresentante di Vivendi ha reso noto che il socio francese ha deciso di non andare avanti con la sua proposta di revoca dei cinque consiglieri in quota Elliott.
“Abbiamo deciso di non perseguire la nostra proposta di revoca di 5 consiglieri del board purchè l’assemblea si esprima in tale direzione”.