TIM: raggiunti o superati obiettivi 2022. Ricavi totali in crescita a 4,3 mld, EBITDA in netto miglioramento in IV trimestre
“Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi ieri sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha esaminato i dati
preconsuntivi al 31 dicembre 2022″.
“I risultati del quarto trimestre, si legge nella nota di TIM, che hanno “segnato un ulteriore miglioramento rispetto ai trimestri precedenti grazie all’azione di stabilizzazione e di rilancio del business domestico e all’accelerazione dello sviluppo di TIM Brasil, consentono di raggiungere o superare gli obiettivi fissati per l’esercizio 2022 che erano stati in parte rivisti al rialzo lo scorso agosto”.
“In particolare, rispetto al quarto trimestre 2021, i ricavi totali di Gruppo sono in crescita del 3,3% YoY a 4,3 miliardi
di euro (+1,1% YoY nel terzo, -1,4% YoY nel secondo e -4,5% YoY nel primo trimestre), mentre i ricavi da servizi di
Gruppo aumentano per il terzo trimestre consecutivo con un incremento del 3,6% YoY a 3,9 miliardi di euro (+3,0%
YoY nel terzo, +1,0% YoY nel secondo e -2,5% YoY nel primo trimestre) grazie al contributo positivo del Brasile e al
miglioramento del trend domestico.
“In Italia la strategia di posizionamento premium ‘Value vs. Volume’ è stata ulteriormente rafforzata con nuove misure volte ad aumentare la razionalità del mercato sia fisso sia mobile. In particolare, alla luce dei recenti cambiamenti del contesto macroeconomico con riferimento all’incremento dei
costi energetici e delle materie prime, è stato introdotto un meccanismo di adeguamento all’inflazione, che genererà eventuali benefici a partire dal 2024. In Brasile è invece proseguita l’integrazione degli asset mobili del Gruppo Oi e la strategia di crescita organica nel fisso”.
“Netto il miglioramento dell’EBITDA di Gruppo che inverte il trend negativo dei trimestri precedenti e segna nel quarto trimestre una crescita del 2,7% YoY attestandosi a 1,5 miliardi di euro (-6,5% YoY nel terzo, -8,5% YoY nel
secondo e -13,3% YoY nel primo trimestre). In forte miglioramento anche l’EBITDA After Lease di Gruppo in calo dell’1,3% YoY a 1,2 miliardi di euro (-11,2% YoY nel terzo, -12,3% YoY nel secondo e -16,3% YoY nel primo trimestre)”.
“Nel corso del trimestre sono inoltre proseguite le azioni di contenimento dei costi volte ad aumentare il livello di
efficienza strutturale di TIM Domestic (‘Piano di Trasformazione’, target cumulato di riduzione dei cash cost di 1,5 miliardi di euro entro il 2024 rispetto all’andamento inerziale). Nei dodici mesi, la riduzione rispetto al trend inerziale è stata pari a circa 337 milioni di euro, raggiungendo il 112% del target fissato per il 2022″.
“L’indebitamento finanziario netto after lease al 31 dicembre 2022 si attesta a 20,0 miliardi di euro, in aumento di 2,4 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021, essenzialmente per il pagamento dello spettro 5G e degli asset di Oi, solo in parte mitigato dall’incasso derivante dalla cessione della quota indiretta in INWIT. Al netto degli effetti una tantum, nei dodici mesi l’indebitamento finanziario netto after lease si è stabilizzato invertendo quindi il trend di crescita”.
“L’indebitamento finanziario netto rettificato è pari a 25,4 miliardi di euro, in aumento di 3,2 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021”.
Tim ha reso noto inoltre che “il margine di liquidità al 31 dicembre 2022 risulta pari a circa 9,0 miliardi di euro e copre le scadenze del debito fino al 2024”.
E’ stato messo in evidenza che, “a gennaio 2023, dopo due anni di assenza dal mercato dei capitali di debito, TIM ha collocato con successo un bond unsecured da 0,85 miliardi di euro a tasso fisso offerto agli investitori istituzionali”.
“L’Equity free cash flow dei dodici mesi è sostanzialmente nullo su base after lease (positivo per circa 0,6 miliardi di euro l’equity free cash flow)”.