TIM, rappresentante azionisti risparmio: con conversione presupposto per maggiore liquidità titolo
La conversione delle azioni di risparmio “è un’opzione valutata dal management in maniera sistematica”. E’ quanto ha detto il vice presidente di TIM, Franco Bernabè, rispondendo a una domanda sulla conversione delle azioni di risparmio in ordinarie, nel corso dell’assemblea dei soci del gruppo.
“Tante volte sono state fatte analisi – ha spiegato Bernabè – Devono esserci le condizioni giuste perchè possa essere posta al consiglio di amministrazione e poi all’assemblea”.
La questione della conversione è stata posta in assemblea direttamente da Dario Trevisan, rappresentante degli azionisti di risparmio.
“E’ necessario – ha detto – un cambio di rotta per consentire all’AD e al cda di proseguire nella propria gestione, tenendo conto di tutti gli interessi in gioco. Vivendi credo possa fare molto in tal senso, con la sua attività di direzione e controllo”.
Secondo Trevisan, la conversione semplificherebbe “il capitale, ampliando il flottante complessivo delle azioni ordinarie e creando i presupposti per una maggiore liquidità del titolo e una sua creazione di valore”.
L’esistenza delle azioni di risparmio è stata definita da Trevisan “anacronistica”.