Tim soffre a Piazza Affari, ministro Urso conferma piano del governo sulla rete
Nessun piano alternativo da parte del governo sulla creazione della rete unica, che nascerà dall’integrazione degli asset di Telecom e Open Fiber. A ribadirlo è il ministro delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, smentendo alcune indiscrezioni di stampa in merito ad un possibile cambio di approccio da parte dell’esecutivo. Il ministro sta proseguendo i contatti con tutte le parti coinvolte in questo dossier “così importante per lo sviluppo e la competitività del Paese”.
In precedenza, la Repubblica aveva presentato uno schema alternativo, incentrato sulla cessione iniziale, da parte di Tim, di una quota di maggioranza a Cassa Depositi e Prestiti, per poi valorizzare in un secondo momento la quota di minoranza. Uno schema che, secondo il quotidiano, potrebbe garantire una valutazione migliore per l’infrastruttura e limitare l’esborso iniziale di Cdp, facendo però slittare il termine per la presentazione delle offerte fissato per fine novembre.
Secondo il Corriere, il governo dovrebbe presentare entro questa settimana una proposta per la rete dell’ex monopolista, esprimendo una valutazione intorno ai 15-16 miliardi di euro. L’operazione verrebbe poi discussa e finalizzata nei giorni seguenti, con un Cda straordinario di Tim da fissare il 30 novembre.
Intanto, le azioni ordinarie Telecom Italia evidenziano un ribasso del 3,2% a Piazza Affari (in area 0,217 euro), sottoperformando il Ftse Mib (-1,2%).