Tim: sotto lente parole De Puyfontaine, Vivendi crede in rete ma non ritiene adeguati valori 17-21 mld
Scambi in ribasso per Telecom Italia a Piazza Affari, dove mostra un calo di coltre l’1% a quota 0,2946 euro. Nei giorni scorsi la società guidata da Labriola ha ufficializzato l’intesa per l’avvio della rete unica Tim-Open Fiber. Cdp Equity, Teemco Bidco (società lussemburghese controllata da uno o più fondi gestiti da Kkr), Macquarie Asset Management, Open Fiber e Tim, hanno sottoscritto un protocollo di intesa non vincolante (Memorandum of Understanding) relativo al progetto di integrazione tra le reti di Tim e Open Fiber. Con gli analisti che valutano la rete Tim tra 17 e 21 miliardi di euro, prima delle sinergie. Su questo tema è intervenuto, in una lunga intervista a “La Repubblica”, Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi, siede dal dicembre 2015 nel cda di Telecom Italia.
“Penso che la creazione di una rete unica sia l’opzione che potenzialmente creerebbe più valore per Tim; ma se il reale valore non fosse riconosciuto, dato che siamo un investitore industriale di lungo periodo, siamo pronti a valutare altre opzioni capaci di rivelare tutto il potenziale di Tim nell’interesse di tutti gli stakeholders”, ha dichiarato Arnaud de Puyfontaine che si è detto pronto a lavorare a fianco della Cdp per la rete unica, purché le valutazioni rendano giustizia a Tim.