Titoli di stato, Bankitalia: controvalore detenuto da investitori esteri a record in due anni
Agli investitori esteri i bond italiani piacciono ancora. Per essere più precisi, piacevano ancora nel mese di marzo. Dai dati del documento mensile ‘Finanza pubblica, fabbisogno e debito’, diffuso stamattina da Bankitalia, risulta che proprio a marzo, mese delle elezioni politiche italiane, il controvalore dei titoli di Stato italiani detenuti da investitori esteri si è attestato al record in due anni. Per la precisione, il controvalore dei titoli che sono stati emessi dal Tesoro italiano in mano a investitori non residenti si è confermato pari a 712,730 miliardi di euro dai 688,854 (rivisto da 689,879) di febbraio, al massimo dai 730,610 miliardi del marzo 2016.
In base a calcoli Reuters sui dati di via Nazionale, la quota dei titoli in mano ai non residenti è passata al 36,6% del totale dei governativi italiani in circolazione dal 35,7% di febbraio.
Il dato include i titoli di Stato detenuti da investitori domestici attraverso soggetti non residenti (come gestioni patrimoniali e fondi) e quelli detenuti dall’Eurosistema direttamente (e non attraverso Bankitalia) e da banche centrali di altri Paesi.