Titoli di Stato: tapering Bce non si tradurrà in un aumento degli spread (analisti)
La riduzione degli acquisti mensili di bond da parte della Bce, che si avrà a partire da gennaio 2018, difficilmente comporterà un aumento dello spread Btp-Bund. Lo dicono gli analisti di Deutsche AM nel report “chart of the week”. Guardando gli acquisti di obbligazioni della BCE e i movimenti dei premi per il rischio prendendo come riferimento gli spread delle obbligazioni sovrane italiane rispetto a quelle tedesche, Deutsche AM commenta: “sembra che sui mercati obbligazionari abbia avuto più effetto la comunicazione della Bce rispetto agli effettivi acquisti. Tra il 2010 e il 2012 i premi per il rischio sono aumentati, nonostante gli interventi della BCE sul mercato. Dopo il famoso detto del Presidente Draghi “fare tutto ciò che serve”, gli spread sono sostanzialmente diminuiti, senza che la Banca Centrale spendesse un centesimo in titoli sovrani”. Nel 2015, quando la BCE ha iniziato a comprare nuovamente titoli sovrani (anche se per ragioni diverse rispetto al 2010), gli spread hanno cominciato a muoversi lateralmente e a volte si sono persino nuovamente ampliati. “Quando si parla di politica monetaria, le parole sembrano spesso più importanti delle azioni. Inoltre, il miglioramento dei fondamentali e dei rating sta dando un ulteriore sostegno al buon andamento delle obbligazioni italiane, spagnole e portoghesi”, conclude Deutsche AM.