Tracollo Wall Street con Dow Jones -6,9%. Trump incolpa la Fed, ma è spettro seconda ondata
Giovedì nero per Wall Street con gli investitori che toccano con mano la paura di una seconda ondata di coronavirus negli Usa dopo che i contagi sono tornati a salire in diversi Stati dopo il ritiro delle misure di lockdown. Il totale dei casi Covid-19 negli Stati Uniti ha superato i 2 milioni, con un balzo nei casi segnalati in Florida, Texas e Arizona dopo cinque settimane di declino in tutto il paese. Il Texas in particolare ha registrato 2.504 nuovi casi (variazione giornaliera più elevata da quando è iniziata la pandemia).
Il mercato è stato inoltre deluso anche dall’outlook economico molto cauto della Fed. Il Dow Jones ha chiuso le contrattazioni con un tracollo del 6,9%, in calo di 1.861 punti. Calo del 5,84% per lo S&P 500 che è tornato in area 3.000 pti, mentre il Nasdaq ha ceduto il 5,27%. Per la Borsa di New York è la peggior seduta da 10 settimane.
Sulla Fed è intervento in maniera vigorosa il presidente Donald Trump incolpandola di aver depresso l’umore del mercato con previsioni troppo cupe. “La Federal Reserve ha torto così spesso – ha twittato Trump – Avremo un ottimo terzo trimestre, un grande quarto trimestre e un anno tra i migliori in assoluto nel 2021. Presto avremo anche un vaccino e terapie/cure. Questa è la mia opinione”.
Il tweet di Trump contro la Fed è arrivato quando gli indici cedevano il 3% circa, non avendo quindi l’effetto di risollevarne l’umore.