Tredicesima in arrivo a dicembre, il 90% sarà eroso da rate, mutui, bollette e aumento prezzi
A dicembre, come ogni anno, saranno accreditate sui conti di lavoratori dipendenti e pensionati le tredicesime. Sono 17,8 i lavoratori e quasi altrettanti i pensionati a cui spetta la gratifica natalizia, il cui ammontare complessivo si attesta quest’anno a circa 36,4 miliardi di euro.
I pensionati che hanno assegni previdenziali al di sotto del trattamento minimo Inps, nonché quelli che hanno un reddito al di sotto della soglia di 10.043,87 euro per un single e di 20.087,73 euro annui per i coniugati percepiranno inoltre un bonus natalizio di circa 150 euro.
Le tredicesime rappresentano una boccata di ossigeno, che consentirà alle famiglie di dedicarsi, per chi potrà permetterselo, agli acquisti di Natale. Tuttavia, gran parte degli importi saranno erosi dalle numerose scadenze di dicembre, nonché dall’insostenibile aumento dei prezzi registrato sulle bollette dell’energia e su molti prodotti.
Secondo lo studio dell’O.N.F. (Osservatorio Nazionale Federconsumatori), dei 36,4 miliardi del monte tredicesime solo il 9,7% rimarrà nelle tasche delle famiglie per regali, pranzi, cenoni ed eventuali viaggi. Gran parte degli importi delle tredicesime sarà destinato, invece, prestiti, mutui e rate, la cui incidenza è pari al 26,1%. Tale voce, da sempre in testa alla classifica delle voci che intaccano la gratifica natalizia, è seguita dai costi di bollette e utenze, a cui sarà destinato ben il 24,30% dell’importo totale (nel 2019 tale percentuale si fermava al 22,2%). In questo contesto si inserisce anche la voce relativa all’incremento dei prezzi di beni e servizi, che inciderà per il 9,6% sul monte tredicesime.