Truffa diamanti, Banco BPM: vicenda relativa all’attività dell’ex Banco Popolare
Nell’ambito delle indagini sulla presunta truffa dei diamanti, la Guardia di Finanza ha effettuato un sequestro preventivo da 84,6 milioni al Banco Bpm. “La vicenda riguarda l’attività di segnalazione a Idb della clientela interessata all’acquisto di diamanti nel periodo che va dal 2003 al 2016 e dunque prima della data della fusione tra Banco Popolare e Bpm” così rivela in una nota lo stesso istituto sottolineando che la vicenda è relativa quindi all’attività dell’ex Banco Popolare.
“Tali indagini – continua la banca – riguardano anche alcuni manager o ex manager del gruppo, tra cui il direttore generale e la stessa banca per illecito amministrativo”. Il 6 febbraio scorso, Banco Bpm ha deliberato inoltre di “effettuare nel bilancio 2018 adeguati accantonamenti necessari a presidiare i rischi potenziali connessi alle vertenze e alle conseguenza di tale accadimento a tutela dei propri clienti con i quali la banca già da mesi ha in corso la definizione di numerosi casi molti dei quali già risolti”. Confidando pienamente nell’operato delle autorità inquirenti, Banco BPM rende noto di aver collaborato sin dall’avvio del procedimento con la magistratura nello svolgimento delle indagini, “fornendo fattivo supporto nell’individuazione degli elementi necessari per fare luce sugli eventi inerenti le vendite di Idb ai propri clienti” ha concluso.