Ubi Banca: ulteriore aumento del dividendo in base al Cet1 e utile netto di 665 mln al 2022
Il piano industriale al 2022 di Ubi Banca prevede un pay out medio del 40% nell’arco di piano, coerente con il mantenimento di un CET1 ratio al 12,5% a fine anno. Nel 2022, inoltre, è possibile ulteriore incremento del dividendo in caso di CET1 ratio superiore al 12,5%. Lo si legge in una nota della banca. L’utile netto d’esercizio è atteso salire nel 2022 a 665 milioni (non sono previste poste non ricorrenti) rispetto ai 251 (353 al netto delle poste non ricorrenti) del 2019, configurando un ROTE dell’8,3%4 a fine 2022. In uno scenario di tassi di mercato a 0% (quindi non positivi), l’utile netto si incrementerebbe di oltre 100 milioni al 2022, con un ROTE del 9,5%.
Il gruppo bancario si prefigge di conseguire proventi operativi in moderata crescita a 3,7 miliardi (CAGR +0,3%) con una composizione che ritraccia quanto già avviato nel 2019, vale a dire una componente di margine d’interesse in leggera flessione (CAGR -0,9%) più che compensata dalla crescita della componente di commissioni nette (CAGR +1,7%). Gli oneri operativi sono attesi attestarsi a 2,2 miliardi nel 2022, con un CAGR del -1,9% dal 2019 al 2022. Il controllo dei costi, punto forte dei risultati conseguiti dal Gruppo, che ha saputo consolidare nel tempo un solido track record di eccellenza nel controllo della spesa, sarà infatti accompagnato da significativi investimenti in IT necessari al progetto di trasformazione del Gruppo “Change the Bank” e dalla contestuale riduzione della spesa tecnologica ordinaria “Run the Bank”.
Significativi risparmi saranno inoltre ottenuti attraverso la riduzione ulteriore delle “altre spese amministrative”, l’esecuzione di iniziative immobiliari (tra cui la chiusura di 175 filiali) e l’uscita di circa 2.030 risorse in arco Piano (incluse circa 300 risorse oggetto di accordo sindacale a gennaio 2020, il cui costo pari a 46,8 milioni netti è già stato incluso nei risultati dell’esercizio 2019). Grazie all’attuazione delle iniziative per il consolidamento dei ricavi e alla continua ottimizzazione dei costi, la banca prevede di conseguire una riduzione del cost/income (esclusi i contributi di sistema) dal 62,1% del 2019 al 58,1% del 2022. Le rettifiche su crediti, grazie alle azioni sopra riportate, sono attese scendere a 387 milioni nel 2022, dai 738 del 2019 (che comprendevano le maggiori rettifiche legate alle cessioni massive