Ucraina, Zelensky a Congresso Usa ricorda Pearl Harbor e 11/9: ‘Russia, mercato inondato dal nostro sangue’
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato l’attacco giapponese alla base statunitense di Pearl Harbor del 1941 e gli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001 in un video collegamento con il Congresso degli Stati Uniti.
Zelensky ha chiesto agli Stati Uniti maggiori aiuti a favore dell’Ucraina, martoriata dai bombardamenti lanciati dalla Russia di Vladimir Putin.
Stando a quanto riportato dalla Cnbc, Zelensky ha lanciato a Washington un appello per una no-fly zone sull’Ucraina:
“Questo è un orrore che l’Europa non vede da 80 anni e noi vogliamo che il mondo intero risponda a questo orrore”, ha detto Zelensky.
Durante il collegamento con il Congresso degli Stati Uniti, Zelensky ha mostrato un video con le immagini dei bombardamenti che stanno dilaniando l’Ucraina e dei civili morti e feriti.
“E’ così tanto chiedere di creare una no-fly zone nei cieli dell’Ucraina con l’intento di salvare vite? Stiamo chiedendo troppo?”, ha detto parlando dalla capitale dell’Ucraina Kiev.
“Se stiamo chiedendo troppo, offriamo un’alternativa”, ha continuato il presidente ucraino, chiedendo più armi, più sanzioni contro la Russia e più aiuti umanitari al di là di quelli già concessi dall’Occidente.
Zelensky ha chiesto al Congresso americano anche di spingere le società americane a lasciare il mercato della Russia: mercato “inondato dal nostro sangue”.
“Proprio in questo momento, abbiamo bisogno che voi ricordiate Pearl Harbor, quella terribile mattina del 7 dicembre del 1941, quando il cielo divenne nero a causa degli aerei che vi attaccarono (…)Che ricordiate l’11 settembre, giorno terribile del 2001 in cui i terroristi cercarono di trasformare le vostre città, i vostri territori indipendenti, in campi di battaglia, dove vennero attaccate persone innocenti”.