Ue, tensioni su embargo petrolio e gas Russia. Scholz: ‘così porteremmo Germania ed Europa in recessione’
Nel comunicato conclusivo della prima delle due giornate di riunioni del Consiglio europeo, l’Ue ha rassicurato l’Ucraina sul fatto che “continuerà a fornire aiuti finanziari, politici, materiali e umanitari” al paese, e che resterà “al fianco del suo popolo, confermando la dichiarazione di Versailles e riconoscendo le aspirazioni ucraine d’ingresso nell’Unione europea”.
In un comunicato congiunto, i leader del G7 hanno condannato inoltre la guerra di Vladimir Putin, definendola “ingiustificabile, non provocata e illegale”.
La Russia è stata colpita ieri da 65 nuove sanzioni dal Regno Unito, nell’ambito di un piano, stando a quanto ha spiegato il governo di Boris Johnson, volto a colpire “settori e individui strategici”.
Tra i target, sei banche e una società russa attiva nel comparto della difesa che produce droni, così come il Wagner Group che, secondo il Regno Unito, avrebbe avuto come compito quello di assassinare il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy.
I leader europei continuano tuttavia ad avere forti difficoltà a imporre l’embargo sul petrolio e gas russi, in quanto fortemente dipendenti dalle forniture della Russia.
Un nuovo avvertimento è arrivato dal cancelliere tedesco Olaf Scholz che ha detto che, smettere di usare l’energia russa “da un giorno all’altro significherebbe portare il nostro paese e l’Europa intera in recessione”.
Scholz è stato sostenuto dal primo ministro belga Alexander De Croo, che ha avvertito che un embargo sul petrolio della Russia “avrebbe effetti devastanti sull’economia europea”. Il Guardian riporta come forti siano le tensioni tra i leader Ue sui passi da adottare contro la Russia di Putin.