UniCredit, dividendi e buyback: remunerazione azionisti €5,25 miliardi, +40% su base annua
Così UniCredit sulla remunerazione agli azionisti sotto forma di dividendi e operazioni di buyback:
“I risultati eccellenti e l’attenzione a rendimenti sostenibili e attrattivi sono comprovati da una distribuzione relativa al 2022 pari a €5,25 miliardi, con un aumento pari a €1,5 miliardi rispetto all’anno precedente, con una proposta di dividendo in contanti di €1,91 miliardi e riacquisto di azioni proprie di circa €3,34 miliardi, soggetta all’approvazione degli organi di vigilanza e degli azionisti”.
Sul buyback, la banca guidata da Andrea Orcel precisa che “UniCredit intende eseguire il riacquisto di azioni proprie
in due tranche, la prima pari a circa €2,34 miliardi, da avviare immediatamente dopo l’approvazione da parte
dell’Assemblea Ordinaria degli Azionisti calendarizzata per il 31 marzo 2023, mentre la seconda, pari circa a €1,0 miliardo, è attesa durante la seconda meta del 2023 successivamente al completamento della prima tranche”.
“La crescita anno su anno del EPS diluito FY22 del 58,1 per cento, o del 75,6 esclusa la Russia – si legge nella nota con cui UniCredit ha diramato la trimestrale e i risultati dell’intero 2022 – rispecchia la migliore creazione di valore per gli azionisti, ulteriormente rinforzata dalla crescita in termini assoluti e accresciuta dal riacquisto di azioni proprie relative all’esercizio 2021. Il proposto dividendo in contanti pari a 1,91 miliardi, in rialzo del 63 per cento e che corrisponde a un payout ratio del 35 per cento sull’utile netto di Gruppo esclusa la Russia, rende possibile proporre un DPS pari a 98,72 centesimi di euro, con una crescita dell’ 84 per cento anno su anno, a riprova della capacità di UniCredit di generare un valore significativo per gli azionisti”.
Nel complesso, la remunerazione agli azionisti segna una “crescita di €1,5 miliardi (+40%) rispetto all’anno precedente, con una proposta di dividendo in contanti di €1,91 miliardi e di riacquisto di azioni proprie per €3,34 miliardi, soggette alle debite approvazioni. Generati rendimenti sostenibili e attrattivi preservando al contempo la solidità patrimoniale”