Unicredit ed Enel note stonate oggi a Piazza Affari, spread torna sotto 200
Piazza Affari corre nell’ultima seduta del mese sotto la spinta del Pmi manifatturiero della Cina di marzo, tornato a sorpresa in fase di espansione, e anche dei buoni riscontri dall’Italia sul fronte Covid-19, con i nuovi contagiati si sono dimezzati nelle ultime 24 ore e le persone guarite sono state 1.590, il numero più alto dall’inizio dell’emergenza nel paese.
Riscontri positivi anche dal’asta Btp con buona domanda e l’allocazione del massimo dell’ammontare previsto dei titoli a media-lunga scadenza. LO spread è così ridisceso oggi sotto la soglia dei 200 pb.
Il Ftse Mib ha chiuso a +1,06% a quota 17.056 punti. Tra i singoli titoli spicca il +7,3% di ENI a 9,22 euro, che si giova del rimbalzo del petrolio dai minimi pluriennali aggiornati ieri. Oltre +7% anche per Atlantia.
Contrastate le banche con Intesa Sanpaolo salita di oltre l’1% nel giorno dell’annuncio della sospensione del dividendo. La banca intende riproporre la distribuzione della cedola in autunno una volta che sarà arrivato anche il nulla osta della Bce. Il ceo Messina ha posto l’accento sulla forza patrimoniale della banca e sul fatto che gli azionisti possano aspettarsi nei prossimi mesi dei dividendi elevati e sostenibili.
In calo invece l’altra big bancaria Unicredit scivolata indietro dell’1,74%.
Tra gli industriali bene FCA (+4,15%) con il suo ceo Mike Manley che si è decurtato lo stipendio del 50% per tre mesi e il gruppo chiederà la maggior parte dei dipendenti nel mondo non ancora impattati da riduzione di orario o ammortizzatori sociali di accettare un differimento temporaneo del 20% dello stipendio.
Tra le big nota stonata è stata anche Enel (-0,74% a 6,339 euro). Equita Sim ha confermato buy sul titolo rimarcando che nel virtual roadshow effettuato con 55 investitori italiani il feedback fornito dal ceo Starace dal cfo De Paoli evidenzia una bassa esposizione al COVID-19 nel breve termine e la conferma del dividendo.
Peggior performer di giornata è stata Prysmian (-4,67%) che ha deciso di ridurre il dividendo a 0,25 euro per azione, vale a dire la metà di quello originariamente proposto. Il Cda valuterà l’eventuale distribuzione del restante 50% del dividendo in relazione all’evoluzione dello scenario e degli effetti dell’emergenza coronavirus. Prysmian ha rassicurato circa la sua capacità di generare flussi di cassa e di sostenere una equilibrata politica di dividendi nel lungo periodo.