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UniCredit esposizione in Russia sotto controllo, confermato dividendo

9 Marzo 2022 08:29

UniCredit, la banca italiana più esposta in Russia dove è presente dal 2005, ha dettagliato la sua esposizione nel paese. UniCredit Bank Russia ha una posizione creditoria autofinanziata di 7,8 miliardi di euro a fine 2021, attività ponderate per il rischio (Risk-Weighted Assets, RWA) di 9,4 miliardi e un patrimonio netto di 2,5 miliardi. Al netto delle coperture sui cambi, l’esposizione diretta del gruppo a UniCredit Bank Russia è di circa 1,9 miliardi.

L’esposizione nei confronti di clientela russa è pari a circa 4,5 miliardi e rappresenta circa 3 miliardi di euro di RWA. L’esposizione, ha precisato UniCredit, è quasi interamente verso le principali multinazionali russe, per lo più in valute euro e dollari. Le controparti impattate dalle sanzioni rappresentano meno del 5% dell’esposizione.

Le principali esposizioni del portafoglio riguardano i settori: circa il 30% verso il petrolio e il gas, circa il 20% ciascuno verso i trasporti e i macchinari & metalli,

circa il 10% verso i prodotti chimici, circa l’8% verso le istituzioni finanziarie e la parte restante verso un mix di altri settori.

L’esposizione in strumenti derivati verso le banche russe è di circa 300 milioni. “La massima perdita potenziale nel caso in cui il valore del rublo si approssimi allo zero è di circa 1 miliardo di euro”, precisa il gruppo di Gae Aulenti, che calcola le possibili conseguenze nel caso peggiore.

Nello scenario estremo, in cui la totalità della sua massima esposizione non possa essere recuperata e venga azzerata, l’impatto sul CET1 ratio di UniCredit a fine 2021 sarebbe di circa 200 punti base. “La nostra solida posizione di capitale ci

consentirebbe di assorbire questo impatto senza scendere al di sotto del 13%”, assicura la banca che proprio in virtù di questo conferma il dividendo in contanti proposto per il 2021 di 1,2 miliardi di euro.

“Stiamo monitorando da vicino gli sviluppi nel paese, in piena collaborazione con le autorità di regolamentazione”, avverte UniCredit concludendo: “Continuiamo a gestire dinamicamente la nostra esposizione al rischio, valutando costantemente il potenziale impatto del conflitto sul Pil globale e sulle politiche pubbliche”.