UniCredit resiste a downgrade Banca IMI: tagliati rating, target price, stime utili
Il titolo UniCredit riporta una buona performance, salendo sull’indice Ftse Mib dell’1% circa, oltre quota 8,2 euro. L’azione sottoperforma tuttavia l’indice azionario, che balza dell’1,88% a 20.058 circa.
Focus sulla decisione degli analisti di Banca IMI di rivedere al ribasso il rating, il target price e le stime sugli utili della banca italiana guidata da Jean-Pierre Mustier.
Il rating è passato da “buy” ad “add”. Le stime sull’utile per azione su base adjusted sono state tagliate del 38% per l’anno fiscale del 2020, passando da 0,360 a 0,224 euro; quelle sull’eps adjusted del periodo compreso tra il 2021 e il 2023 sono state riviste al ribasso del 3-5%”. In entrambi i casi, il downgrade è stato spiegato con il “margine netto di interesse (NII) più basso”.
Il target price è stato abbassato da 9,4 a 9,1 euro. Gli analisti hanno spiegato la loro decisione, scrivendo in una nota che, sebbene i risultati di bilancio operativi del secondo trimestre di UniCredit siano stati “superiori alle nostre attese”, la “guidance fornita dal management per l’anno fiscale 2020 sull’utile netto sottostante, pari a 0,8 miliardi, è al di sotto delle nostre previsioni”.
La “guidance confermata di 3-3,5 miliardi per l’anno fiscale 2021 rimane in linea con le nostre attese – si legge ancora nella nota – La storia sul titolo basata sul ritorno di capitale sta perdendo però slancio, visti gli ostacoli normativi e le incertezze sulla distribuzione del capitale in eccesso”.
Detto questo, “l’azione è scambiata tuttora a una valutazione poco impegnativa”.