Usa di Trump vietano ad aziende affari con cinese ZTE. A Wall Street crollano titoli fornitori
Usa contro ZTE, società cinese produttrice di componenti per il settore delle tlc. L’amministrazione Trump ha reso noto di aver deciso di vietare alle aziende americane di fare affari con ZTE, dopo che il gruppo è stato accusato dal dipartimento del Commercio Usa di aver rilasciato false dichiarazioni al Bureau dell’Industria e della Sicurezza nelle trattative del 2016.
Le trattative erano state avviate con il governo americano per risolvere una causa in cui ZTE veniva accusata di aver violato le sanzioni Usa contro l’Iran.
Il titolo, scambiato alla borsa di Hong Kong, è stato sospeso nelle contrattazioni di ieri.
ZTE ha risposto, affermando di aver cooperato con centinaia di aziende Usa, e di aver contribuito alla creazione di decine di migliaia di posti di lavoro negli Usa.
Per risolvere la causa, ZTE aveva pagato quasi $900 milioni in multe e sanzioni, promettendo di licenziare quattro suoi dipendenti senior e di punirne altri 35, o attraverso la riduzione dei bonus o con altre misure.
Ora si apprende, stando a quanto riferito a Reuters dai funzionari del dipartimento del Commercio, che la società ha licenziato i dipendenti senior, ma non ha avviato alcuna misura disciplinare contro i 35 dipendenti più junior.
Il caso ZTE ha affossato diversi titoli di società fornitrici scambiate a Wall Street, come quello del fornitore esclusivo Acacia Communications, gruppo americano con sede in Massachusetts. Le quotazioni sono crollate fin oltre -34%.
Giù anche l’azione di un altro fornitore, Oclaro, che ha segnato un tonfo del 17%.