Vaccino AstraZeneca: Ema, possibile collegamento con i casi di trombosi ma rischio-beneficio rimane positivo
Il comitato per la sicurezza dell’Agenzia europea del farmaco (European Medicines Agency, EMA) ha concluso oggi la sua valutazione sul vaccino Vaxzevria, ex AstraZeneca, rilevando che gli insoliti coaguli di sangue con piastrine basse dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari. Nel giungere alla sua conclusione, il comitato ha preso in considerazione tutte le prove attualmente disponibili, compreso il parere di un gruppo di esperti ad hoc.
L’EMA ha indicato agli operatori sanitari e alle persone che ricevono il vaccino di rimanere consapevoli della possibilità che si verifichino casi molto rari di coaguli di sangue associati a bassi livelli di piastrine nel sangue entro 2 settimane dalla vaccinazione. Finora, la maggior parte dei casi segnalati si è verificata in donne di età inferiore a 60 anni entro 2 settimane dalla vaccinazione. Le persone che hanno ricevuto il vaccino Astrazeneca devono cercare immediatamente assistenza medica se sviluppano sintomi di questa combinazione di coaguli di sangue e piastrine basse. Una combinazione, sottolinea il comitato, che è molto rara. Una spiegazione plausibile per la combinazione di questi due fattori è una risposta immunitaria, che porta a una condizione simile a quella osservata a volte nei pazienti trattati con eparina.
Il comitato dell’EMA ha richiesto nuovi studi e modifiche a quelli in corso per fornire maggiori informazioni e intraprenderà tutte le ulteriori azioni necessarie. Intanto l’Agenzia europea del farmaco ha confermato che i benefici complessivi del vaccino nella prevenzione del Covid-19 superano i rischi degli effetti collaterali.