Visco va oltre lo spread: livello dei CDS prezza in parte rischio uscita Italia dall’euro
“L’alto debito pubblico in rapporto al Pil espone l’Italia alla volatilità dei mercati finanziari”. Ignazio Visco, governatore di Bankitalia, è intervenuto oggi sulla delicata questione spread. “La riduzione del premio per il rischio sui titoli di Stato è un obiettivo cruciale”, asserisce Visco ricordando come lo spread BTp/Bund ha aperto la settimana a quota 270, più del doppio rispetto ai livelli prima delle elezioni politiche 2018 e “i premi sui credit default swap suggeriscono che il differenziale di rendimento sia cresciuto sia per effetto dell’aumento del rischio di credito sia per il rischio di ridenominazione dei bond in una differente valuta”, ossia la possibilità che l’Italia esca dall’euro.
L’Italia, ricorda Visco, deve rifinanziare un ammontare annuale di titoli che attualmente è di 400 miliardi. La maturità del debito pubblico è oggi superiore ai sette anni e “di conseguenza l’impatto iniziale sul costo del debito di tassi di interesse più alti è piccolo ma se l’aumento dei tassi persiste inevitabilmente peserà sul costo del debito”, rimarca Visco nel discorso tenuto all’Aaron Institute for Economic Policy Conference. Secondo Visco è “di vitale importanza ridurre il differenziale tra la spesa per interessi sul debito pubblico e il tasso nominale di crescita del Pil che è positivo in Italia, a differenza di quanto avviene in molti altri paesi avanzati, mantenendo allo stesso tempo un adeguato avanzo primario”.