Voglia di protezione tra gli italiani: disposti ad aumentare spesa per investimenti in fondi pensione e polizze sanitarie
Le famiglie italiane si mostrano dubbiose sulla pianificazione delle spese per il 2021 a causa del clima d’incertezza che si continua a respirare per la situazione politica, il susseguirsi dei DPCM e la tornata di vaccinazioni. Secondo i dati diffusi dall’osservatorio “The World After LOCKDOWN” di Nomisma e CRIF che ormai da quasi un anno analizza l’impatto della pandemia Covid-19 sulle vite dei cittadini, grazie al coinvolgimento di un panel omnibus di 1.000 italiani (18-65 anni), la maggioranza delle famiglie (il 64% del totale) conta di riuscire a risparmiare nel 2021, anche se gran parte di queste (58%) non è intenzionata ad effettuare investimenti quest’anno. In molte famiglie il timore è quello di non riuscire, nemmeno per quest’anno, ad affrontare con serenità alcune spese ricorrenti: in primis canoni di affitto (il 27% degli affittuari si dice abbastanza preoccupato) e utenze (il 38% mostra qualche perplessità o è addirittura si sente esposto al rischio di non riuscire a pagare regolarmente le bollette).
L’incertezza sulle prospettive future ha fatto emergere l’esigenza di proteggersi e tutelarsi maggiormente. L’osservatorio mette in evidenza come il 5% degli italiani dichiara di avere intenzione di incrementare – rispetto a prima dell’arrivo dell’emergenza sanitaria – il ricorso a strumenti finanziari, come la sottoscrizione di polizze assicurative. La previsione che vede ampliarsi il ricorso a servizi banking o insurance, sembra legata alla maggiore attenzione per la tutela del proprio futuro e della propria salute: il 14% ha intenzione di aumentare la spesa per investimenti in fondi pensione e il 17% per polizze sanitarie integrative.