Volatilità a Piazza Affari: Ftse Mib sorpassa quota 18mila, bene i bancari con spread in ulteriore calo
Forte volatilità a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha nuovamente cambiato il passo e ha varcato la soglia dei 18mila punti (+1,3%), in linea con i guadagni delle principali Piazza europee. Sul listino milanese, si mettono in evidenza i bancari, con lo spread che si mantiene sotto quota 200 punti base. Protagonista Unicredit che mostra un rialzo del 4,5%, bene anche Mediobanca che sale del 3,9%. In luce anche gli industriali, capitanati da Fca (+5,2%) che ha incassato il nulla osta ieri al prestito da 6,3 miliardi di euro di Intesa Sanpaolo. Rialzi di oltre il 4% anche per Chn e Pirelli.
Sul fronte opposto, quello delle vendite, resta anche oggi DiaSorin (-8,58%, sospesa anche per eccesso di ribasso durante la seduta ) dopo il rally dell’ultimo periodo. La società ieri ha incassato anche la bocciatura di Jefferies che ha portato la raccomandazione da hold a underperform. In rosso anche Nexi che cede circa il 6% dopo che i fondi di private equity che riducono la quota. Nel dettaglio, Mercury UK Holdco ha ceduto ad investitori istituzionali 55 milioni di azioni Nexi (pari a circa l’8,8% del capitale a un prezzo di 14,2 euro) portando la propria quota al 43,4%.
Intanto sul mercato cresce l’attesa per le indicazioni che arriveranno da Bruxelles, con la Commissione Europea che presenta la proposta sul Recovery Fund. Stando ad alcune indiscrezioni de “La Repubblica”, la proposta prevedrebbe un ampiamento delle risorse rispetto al piano franco-tedesco da 500 miliardi di euro, con un 20% destinato all’Italia. Naturalmente, rimarcano gli esperti di Mps Capital Services, ci sono diversi punti su cui dover trovare un compromesso accettabile per i diversi paesi, con la questione dirimente che rimane la combinazione di prestiti e “grants” (trasferimenti a fondo perduto).