Wal-Mart batte le attese, paura inflazione fa tornare consumatori nei supermercati. In due anni vendite e-commerce oltre +80%
Wal-Mart ha riportato nel terzo trimestre del 2021 utili migliori delle attese, grazie alla decisione di diversi consumatori americani, attanagliati dalla paura dell’inflazione, di tornare a fare acquisti nei supermercati, dove i prezzi sono di norma più convenienti rispetto a quelli stabiliti dagli altri retailer più specializzati nella scelta dei prodotti.
L’utile netto del colosso americano è sceso a $3,11 miliardi, o $1,11 per azione, rispetto ai $5,14 miliardi, o $1,80 per azione, del terzo trimestre del 2020. Escludendo le voci straordinarie di bilancio, l’utile per azione è stato pari a $1,45, meglio degli $1,40 attesi dal consensus.
Il fatturato è salito del 4% circa a $140,53 miliardi dai $134,7 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso, meglio dei $135,60 miliardi stimati dagli analisti.
Le vendite su base comparata di Wal-Mart negli Usa sono aumentate del 9,2% – escluse le vendite di benzina- oltre il +6,9% atteso.
Le vendite e-commerce sono cresciute negli Stati Uniti dell’8% su base annua e di ben +87% rispetto al 2019, a conferma del cambiamento delle abitudini di shopping dei consumatori, provocato dalla pandemia del Covid-19.
Wal-Mart ha rivisto al rialzo le stime sull’eps su base adjusted del 2021, dalla precedente forchetta compresa tra $6,20 a $6,35 a 6,40 dollari. Il titolo sale in pre-mercato del 2% circa.