Wall Street affonda col Nasdaq, Tesla segna fino -19%. Apple torna sotto 2 trilioni $
Tornano prepotenti le vendite a Wall Street dopo la pausa per la festa del Labor Day. A guidare i cali anche oggi c’è il Nasdaq con tutti i colossi tecnologici in forte calo. L’indice Nasdaq 100 subito in avvio è sceso sotto gli 11 mila (livello già violato al ribasso nell’intraday di venerdì scorso) e segna al momento -3,3%. Cali consistenti anche per lo S&P 500 a 3.344 (-2,41%).
Sullo sfondo rimangono anche le tensioni geopolitiche e l’avvicinarsi delle elezioni Usa favorisce l’emergere di toni più duri. Donald Trump è tornato a puntare sulla “carta” Cina per riuscire a recuperare il distacco presente al momento nei sondaggi dall’avversario Biden e ha ribadito l’idea di voler ridurre i legami commerciali con il colosso asiatico, minacciando di sanzionare le aziende che spostano la produzione all’estero.
Tra i singoli titoli spicca il tracollo fino a -19% di Tesla che paga il mancato ingresso nell’S&P 500. Molto male tutte le big tech con Apple a -5% e la sua capitalizzazione tornata sotto la soglia dei 2 trilioni di dollari; cali nell’ordine del 3,55% per Amazon e del 3% per Alphabet.
In controtendenza General Motors (+5,4%) che ha stretto una partnership strategica con Nikola. GM deterrà una quota dell’11% del gruppo dei camion elettrici e a idrogeno.