Wall Street apre in calo: S&P a -0,9%
L’apertura dei mercati a Wall Street ha registrato un calo, con gli investitori che ora mostrano maggiore prudenza nei confronti dei tassi d’interesse. Questa cautela è maturata in seguito agli ultimi dati Pce sull’inflazione e all’espansione dell’indice Ism nel settore manifatturiero, che segna un ritorno alla crescita dopo sedici mesi di contrazione consecutiva.
Il dato ‘core’ del Pce, che esclude i prezzi dei generi alimentari ed energetici, ha mostrato venerdì scorso un incremento del 2,8% a febbraio, un risultato che si allinea alle previsioni. Inoltre, il dato mensile ha evidenziato un aumento dello 0,3% rispetto a gennaio.
L’inflazione Pce è considerata il principale indicatore monitorato dalla Federal Reserve per le sue decisioni in merito ai tassi d’interesse. Nel mese di marzo, l’indice Ism ha registrato un rialzo, posizionandosi a 50,3 punti, superiore alle attese che erano di 48,3, partendo dai 47,8 di febbraio (dato confermato).
Attualmente, secondo il FedWatch Tool del Cme Group, esiste una probabilità del 56,5% che si registri un primo taglio dei tassi d’interesse a giugno, una percentuale che si contrappone al 63,8% registrato una settimana fa.
Nell’avvio di giornata, il Dow Jones ha subito una perdita di 379,85 punti (-0,96%), lo S&P 500 ha ceduto 44,64 punti (-0,85%), mentre il Nasdaq ha registrato un calo di 203,54 punti (-1,24%). Il prezzo del petrolio Wti al Nymex ha invece registrato un incremento dell’1,67% arrivando a 85,11 dollari al barile.