Wall Street apre in rialzo, per Bullard “tassi quasi in zona restrittiva”
Partenza sopra la parità per gli indici statunitensi, con il Dow Jones +0,2%, l’S&P500 a +0,4% e il Nasdaq in rialzo dello 0,8%.
Tra i singoli titoli, Moderna avanza del 7,8% dopo aver affermato che il suo vaccino contro le infezioni da virus respiratorio sinciziale (VRS) ha raggiunto i target, mostrandosi molto efficace nella prevenzione delle malattie polmonari nei pazienti più anziani. Ibm invece perde terreno (-1,2%) dopo che Morgan Stanley ha tagliato la sua raccomandazione sul titolo da overweight a equalweight.
Gli investitori continuano a valutare le indicazioni provenienti dalle trimestrali e dai dati macro per carpire indicazioni sulla possibile traiettoria futura della politica monetaria, in particolare se ci siano possibilità di tagli dei tassi già quest’anno.
Intanto, il presidente della Fed di St. Louis James Bullard ha affermato che il costo del denaro dovrà aumentare ulteriormente per garantire che le pressioni inflazionistiche si riducano. “Siamo quasi in una zona che potremmo definire restrittiva, ma non ci siamo ancora del tutto”, ha dichiarato Bullard.
Dall’agenda macroeconomica è emerso un rallentamento dei prezzi alla produzione, cresciuti a dicembre del 6,2% annuo contro il +6,8% atteso e il +7,3% di novembre. Escluse le componenti dei prezzi energetici e dei beni alimentari, l’indice è salito al ritmo del 5,5% su base annua, rispetto al +5,7% atteso, confermando un allentamento delle pressioni inflazionistiche.
Al contempo, le vendite al dettaglio sono diminuite più del previsto (-1,1% a dicembre rispetto al -0,9% stimato), alimentando i timori che l’aumento aggressivo dei tassi di interesse possa far precipitare l’economia in recessione.
Il dollaro arretra rispetto alle altre principali valute tranne lo yen (USD/JPY a 128,2), dopo che la Bank of Japan ha confermato la politica monetaria accomodante. In forte calo i rendimenti obbligazionari su tutta la curva, con il decennale in calo di 16 bp al 3,39%, in scia alle aspettative di una prossima conclusione del ciclo restrittivo della Fed.