Wall Street cauta in attesa Fed e dopo dato vendite dettaglio: focus su Facebook e Ipo Snowflake
Nessun grande balzo a Wall Street, in attesa dell’annuncio della Federal Reserve sui tassi sui fed funds, atteso verso le 20 ora italiana, dopo la fine della riunione di due giorni del Fomc. Il Dow Jones sale di 50 punti circa (+0,21%), a 28.055 punti circa, il Nasdaq fa +18,29 punti (+0,16% circa), a 11.207, mentre lo S&P 500 avanza di oltre 8 punti (+0,27%), a 3.410 circa.
Così Kathy Lien, managing director della strategia di forex presso BK Asset Management: “Non si prevede alcun cambiamento di politica monetaria” da parte della Fed. “Il principale focus” sarà sulle stime relative al Pil Usa e a quelle contenute nel dot plot sui prossimi movimenti dei tassi di interesse.
L’attenzione è comunque molto alta dopo che il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell, alla fine di agosto e in occasione del Simposio di Jackson Hole, ha annunciato la svolta storica per la banca centrale Usa.
Powell ha inaugurato una nuova era per la Fed, lanciando la strategia AIT (average inflation targeting): strategia che ‘trasforma’ quel target del 2% della Fed da obiettivo di inflazione da raggiungere, a obiettivo della MEDIA dell’inflazione da raggiungere. E che permetterà di conseguenza alla Fed di non sentirsi obbligata ad alzare i tassi sui fed funds, nel caso in cui il tasso di inflazione superasse momentaneamente la soglia del 2%.
La Fed dovrebbe lasciare i tassi invariati allo zero, nella giornata di oggi; il mercato spera tuttavia in indicazioni più chiare su quando la banca centrale potrà tornare ad alzare i tassi.
Prosegue intanto l’ottimismo sui titoli hi-tech a Wall Street con il Nasdaq che, dopo aver sofferto la settimana peggiore da marzo, è salito dall’inizio di questa settimana di oltre +3%.
L’entusiasmo si spiega anche con l’Ipo di Snowflake, la società di cloud database che gode del sostegno di Berkshire Hathaway, dunque di Warren Buffett, che sbarcherà oggi sul mercato. Il prezzo di collocamento è stato fissato a 120 dollari, ben oltre le aspettative più rosee, pari a 30 volte le stime forward sul fatturato.
Non va bene invece a Facebook, il cui titolo sconta la decisione di diverse star del mondo dello spettacolo di boicottare Instagram e Facebook: per la precisione, come riporta il sito Cnbc, di “freeze”, ovvero di congelare i due siti di social networking facenti capo al gruppo Facebook, nell’ambito della campagna “Stop Hate For Profit”.
Per 24 ore una decina di celebrities del calibro di Kim Kardashian West, Katy Perry, Michael B. Jordan e Ashton Kutcher, non posteranno nulla sui loro profili.
Obiettivo: “protestare a causa dell’incapacità ripetuta di Facebook di affrontare la questione dell”Hate Speech'(ovvero di commenti di incitamento all’odio) e la disinformazione elettorale nelle sue piattaforme”.
Dal fronte macroeconomico Usa è stato reso noto il dato relativo alle vendite al dettaglio di agosto, che ha messo in evidenza una crescita più lenta rispetto ai mesi precedenti. L’indicatore è avanzato dello 0,6% – quarto mese consecutivo di rialzi -dopo la crescita +0,9% di luglio (rivista al ribasso dal +1,2% inizialmente reso noto).