Wall Street con segno meno, male Amazon e Pinterest dopo i risultati
Prevalgono le vendite a Wall Street nell’ultima seduta della settimana e del mese di luglio. Poco dopo l’avvio, l’S&P500 cede lo 0,4%, mentre il Nasdaq lascia sul parterre lo 0,9%. Piatto il Dow Jones con un -0,02%. A pesare sugli scambi i timori per l’inflazione e alcuni numeri societari deludenti.
Nel mese di giugno l’inflazione degli Stati Uniti misurata dall’indice PCE core è salita su base annua del 3,5%, rispetto al 3,4% su base annua di maggio. La crescita dell’indice – su cui la Federal Reserve si focalizza per monitorare il trend delle pressioni inflazionistiche – è stata tuttavia inferiore al rialzo del 3,7% atteso.
Tra i titoli, attenzione ad Amazon che cede oltre il 7% dopo la trimestrale deludente. In particolare il fatturato del colosso dell’e-commerce si è attestato nel secondo trimestre dell’anno a $113,08 miliardi, al di sotto dei $115,2 miliardi attesi dal consensus degli analisti intervistati da Refinitiv. La crescita del giro d’affari è stata pari a +27% su base annua, in forte rallentamento rispetto al tasso di crescita pari a +41% del fatturato del secondo trimestre del 2020. Il fatturato del secondo trimestre è stato peggiore delle attese per la prima volta in tre anni, a fronte di una guidance debole.
Praticamente, con il reopening dell’economia globale, ad Amazon è venuto a mancare quel forte assist delle misure in stile ‘stay home’, che avevano portato i consumatori, confinati nelle loro case, a fare di incetta di acquisti online.
Tonfo del 17% per Pinterest dopo la notizia della perdita degli utenti mensili nel corso del trimestre terminato il 30 giugno scorso.