Wall Street contrastata: notizia Bezos frena guadagni Amazon, Alphabet in rally. GameStop crolla -55%
Wall Street contrastata, con il Dow Jones che cede lo 0,12% circa, a 30.656 punti; il Nasdaq avanza dello 0,40% circa a 13.670, mentre lo S&P 500 sale dello 0,24% a 3.835 punti.
Protagonisti i buoni risultati di bilancio che sono stati resi noti ieri, dopo la fine della giornata di contrattazioni a Wall Street, dai titani che compongono il club dei FANG, Amazon e Alphabet, quest’ultima holding a cui fa capo Google.
Il titolo Amazon non segna tuttavia un rally poderoso, a causa della notizia, annunciata ieri in concomitanza con la pubblicazione delle trimestrali, relativa alla decisione del fondatore Jeff Bezos di dimettersi entro quest’anno.
Amazon ha concluso il quarto trimestre del 2020 riportando un livello di fatturato record su base trimestrale, pari a $125,56 miliardi, superando la soglia di $100 miliardi per la prima volta nella sua storia. Gli utili netti del gigante dell’e-commerce si sono attestati a $7,2 miliardi.
L’utile per azione è stato pari a $14,09, decisamente meglio dei $7,23 per azione attesi dagli analisti intervistati da Refinitiv. Anche il fatturato ha battuto le previsioni del consensus, che aveva stimato un giro d’affari di $119,7 miliardi.
Amazon ha reso noto che Bezos sarà sostituito da Andy Jassy, responsabile della divisione cloud. Jassy è nella società dal 1997 e ha guidato il team cloud di Web Services di Amazon dal suo lancio: 53 anni, diventerà ceo di Amazon nel corso del terzo trimestre.
Rally per il titolo Alphabet, dopo che la holding di cui fa parte Google ha reso noto di aver concluso il quarto trimestre del 2020 con utili che hanno battuto le attese degli analisti, mostrando contestualmente un forte ritorno alla crescita delle sue attività pubblicitarie core.
L’utile per azione, su base adjusted, si è attestato a $22,30, decisamente meglio dei $15,90 per azione attesi dagli analisti intervistati da Refinitiv.
Il fatturato è salito del 23% su base annua, attestandosi a $56,90 miliardi, meglio dei $53,13 miliardi previsti. Le entrate pubblicitarie di Google, in particolare, sono salite del 22% a $46,20 miliardi, dai $37,93 miliardi del quarto trimestre del 2019, in forte ripresa dal secondo trimestre del 2020, quando i timori per le conseguenze della pandemia Covid-19 hanno provocato la fuga delle aziende e il forte calo delle inserzioni pubblicitarie.
Il risultato è che nel secondo trimestre del 2020 le entrate pubblicitarie di Google sono scese per la prima volta su base annua, al tasso annualizzato dell’8%. In forte crescita anche le entrate pubblicitarie di YouTube, che si sono attestate nel quarto trimestre a $6,89 miliardi, in crescita del 46% su base annua.
Ancora molto male GameStop, che crolla del 55%, complice lo smorzarsi della carica di buy anti-hedge fund partita dal forum online Reddit.
Dal fronte macroeconomico, è stato reso noto il report occupazionale del settore privato stilato da ADP, da cui è emerso che le società private, nel mese di gennaio, hanno assistito a un aumento dei posti di lavoro di 174.000 unità, decisamente al di sopra della crescita di 50.000 unità stimata dagli analisti di Dow Jones.