Wall Street debole dopo ottobre da sogno. Tesla-Hertz sotto i riflettori, trader attendono Fed e dato Usa cruciale
Wall Street riparte oggi dopo aver chiuso un ottobre brillante e aver concluso in territorio positivo la prima sessione di novembre testando nuovi record.
I trader attendono diversi market mover cruciali, che saranno diffusi nel corso di questa settimana.
In primo piano la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, che annuncerà la propria decisione sui tassi e soprattutto sul tapering dei suoi stimoli straordinari nella giornata di domani. Venerdì sarà comunicato il report occupazionale Usa di ottobre.
Ieri lo S&P 500 è salito dello 0,18% alla chiusura record di 4,613.67; il Dow Jones Industrial Average è avanzato di 94,28 punti a 35.913,84 punti, segnando anch’esso un nuovo record. Massimo storico di chiusura anche per il Nasdaq Composite, in crescita dello 0,63% a 15.595,92 circa.
Gli indici oscillano attorno ai loro massimi, ma riportano oggi una performance cauta. Il Dow Jones è piatto con una variazione pari a +0,01% a 35.915 punti; il Nasdaq è positivo, in crescita dello 0,16% a 15.619 punti; lo S&P 500 avanza anch’esso dello 0,16% a 4.621 punti circa.
Lo S&P 500 ha concluso ottobre in rialzo del 7%, riportando la performance migliore dell’anno su base mensile. I guadagni hanno esteso il rally dall’inizio dell’anno a +24%.
Tesla rimane osservata speciale dopo aver testato nuovi massimi, che hanno portato la capitalizzazione del colosso produttore di auto elettriche a superare anche la soglia degli $1,2 trilioni.
Il titolo è sceso in premercato fino a quasi -5%, reduce da una corsa pari a +55% soltanto nell’arco dell’ultimo mese.
La flessione ha seguito alcune indiscrezioni, secondo cui il gruppo fondato da Elon Musk starebbe richiamando 11.700 veicoli a causa di un errore di comunicazione. Le quotazioni scontano anche le dichiarazioni di Musk che, in un tweet, ha detto che la società non ha ancora firmato alcun contratto con Hertz per la fornitura di 100.000 auto.
Hertz ha ribattuto che sta ricevendo invece già le auto che fanno parte degli ordini che ha piazzato. Le quotazioni di Tesla aprono così la sessione segnando un calo di poco superiore all’1%.
Dopo aver riportato un trend negativo in premercato, punta verso l’alto DuPont de Nemours: il titolo balza di oltre il 5%, dopo che il gruppo ha annunciato l’intenzione di acquistare l’azienda Rogers Corp per $5,2 miliardi.
Prosegue intanto la stagione delle trimestrali. Oggi, prima dell’inizio della giornata di contrattazioni, a comunicare il bilancio del terzo trimestre dell’anno è stato il colosso farmaceutico americano Pfizer.
La trimestrale ha battuto le attese, grazie alle solide vendite dei suoi vaccini anti-Covid Comirnaty. Il gruppo ha anche rivisto al rialzo l’outlook sul proprio bilancio.
L’azienda ha concluso il terzo trimestre del 2021 con un utile netto di $8,146 miliardi, o di $1,42 per azione, in crescita rispetto agli $1,469 miliardi, o 26 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno precedente.
L’utile per azione su base adjusted è stato pari a $1,34, ben al di sopra degli $1,08 per azione attesi dagli analisti intervistati da FactSet.
Il fatturato è più che raddoppiato a $24,094 miliardi dai $10,277 miliardi dello stesso periodo del 2020, facendo ben oltre i $22,576 miliardi stimati dal consensus. Il titolo Pfizer è in lieve rialzo. Pfizer prevede ora che le vendite di vaccini anti-Covid dell’intero anno si attesteranno a un valore di $36 miliardi circa, a fronte di una distribuzione di 2,3 miliardi di dosi prevista per quest’anno.
Il colosso ha rivisto al rialzo la guidance sull’eps adjusted dell’intero anno a una forchetta compresa tra $4,13 e $4,18, in crescita rispetto alla precedente guidance stimata tra $3,95 e $4,05.
La società prevede un fatturato tra $81 e $82 miliardi, in rialzo rispetto alla precedente guidance sul giro d’affari compresa tra $78 e $80 miliardi.