News Finanza Indici e quotazioni Wall Street: Dow Jones -400 punti, con conflitto Ucraina è risk off totale e globale. Acquisti su oro, palladio, Treasuries, yen

Wall Street: Dow Jones -400 punti, con conflitto Ucraina è risk off totale e globale. Acquisti su oro, palladio, Treasuries, yen

28 Febbraio 2022 16:09

Wall Street in ribasso, con gli investitori che continuano a monitorare gli sviluppi del conflitto tra la Russia e l’Ucraina. Alle 16 circa ora italiana, il Dow Jones perde 400 punti circa (-1,16%), a 33.663 punti; lo S&P 500 arretra dello 0,90% a 4.345 mentre il Nasdaq scende dello 0,44% a 13.626 punti.

Ieri l’Unione Europea, gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e altre nazioni occidentali hanno concordato di tagliare fuori dal sistema di pagamenti internazionali SWIFT alcune banche russe e imporre restrizioni alla Banca centrale russa.

Il timore globale che l’imposizione di nuove sanzioni contro la Russia di Vladimir Putin da parte dell’Occidente possa avere ripercussioni sul settore energetico russo ha fatto volare le quotazioni del petrolio, mettendo sotto pressione i i titoli delle banche di tutto il mondo, soprattutto di quelle che sono maggiormente esposte all’economia russa.

“La guerra, fondamentalmente, è un contesto di ‘risk off’ per gli asset rischiosi, visto che gli investitori globali si spostano verso i bond sovrani e altri asset safe haven, fino a quando un certo grado di conclusione(new normal) diventa prezzato (dai mercati)….Tutto quello che sta succedendo è senza precedenti, dunque l’unica cosa razionale da dire sull’azionario è di aspettarsi ancora volatilità, in attesa di una soluzione”, così ha commentato in una nota riportata dal sito della Cnbc Tavis McCourt, strategist di Raymond James.

In questa situazione avanzano i titoli dei colossi della difesa, dall’Europa agli Stati Uniti. A Wall Street i buy interessano i titoli Lockheed Martin e Northrop Grumman.

Tra le banche, male JP Morgan.

Il risk off è confermato anche dai tassi decennali sui Treasuries Usa che, a fronte dei buy sui titoli di stato, bucano anche la soglia dell’1,90%. Forti acquisti sulle commodities e sui metalli preziosi: il contratto spot sull’oro bene rifugio per eccellenza viaggia in rialzo dell’1%, dopo essere balzato fino a +2,2%, oscillando attorno a quota $1.905.

Le quotazioni dell’oro sono balzate di oltre il 6% a febbraio, riportando il guadagno mensile migliore dal maggio del 2021, dopo essere volate la scorsa settimana fino al record in 18 mesi, a 1.973,96 dollari.

Rally anche per i prezzi del palladio, balzati fino al massimo intraday di $2.551,50, pronti a concludere il terzo mese consecutivo di rialzi. Al momento le quotazioni del palladio guadagnano il 4,4% a $2.471,22.

La paura per la carenza di materie prime – la Russia è un grande gigante di commodities – ha portato il Brent a volare fino a +7% oltre quota $105 nelle ultime ore. Al momento il contratto avanza del 2,75% attorno a $100,62 al barile; anche il WTI è balzato fino a +7% posizionandosi oltre $98 al barile, dopo aver sfondato anch’esso, lo scorso giovedì, la soglia dei 100 dollari, a seguito dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ora il WTI viaggia poco al di sotto dei $95 al barile, avanzando del 3,5% circa.

Paura nel mondo, con Putin che ha agitato lo spettro nucleare, allertando il sistema difensivo atomico della Russia.

“I Paesi occidentali non stanno solo intraprendendo azioni ostili contro il nostro Paese nella sfera economica, intendo quelle sanzioni di cui tutti sono ben consapevoli, ma anche gli alti funzionari dei principali Paesi della Nato fanno dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese”, ha detto il presidente russo.

Intanto, l’Ucraina di Zelensky e la Russia di Vladimir Putin hanno deciso di trattare: delegazioni ucraine e russe si incontreranno senza precondizioni a Pripyat, in Bielorussia.

Il presidente ucraino Zelensky ha mostrato scetticismo sull’esito dell’incontro: “Dico francamente, come dico sempre sempre, di non credere nel risultato di questo incontro. Ma proviamo, in modo tale che i cittadini dell’Ucraina non abbiano alcun dubbio sul fatto che io, come presidente, non abbia cercato di fermare la guerra anche quando si è presentata l’occasione”.

Sempre nella giornata di oggi, il presidente americano Joe Biden incontrerà i leader della Nato, dell’Ue, del Regno Unito, del Canada, della Francia, della Germania, dell’Italia, della Polonia, del Giappone e della Romania, per discutere sugli sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina.

La banca centrale russa ha intanto annunciato che la borsa di Mosca rimarrà chiusa per tutto il giorno.

Oggi l’istituzione ha alzato i tassi principali di riferimento dal 9,5% al 20%, al fine di sostenere il rublo, capitolato del 30% sul dollaro Usa in risposta alle sanzioni che hanno colpito Mosca.

Anche il forex paga il sentiment di risk off : l’euro scende dello 0,40% sul dollaro a $1,22; la moneta unica arretra anche nei confronti della sterlina, cedendo lo 0,44% a GBP 0,8364, mentre il dollaro arretra sullo yen, valuta rifugio per eccellenza, dello 0,28% circa, a JPY 115,24.