Wall Street futures DJ e S&P piatti, in lieve rialzo il Nasdaq. Tassi Treasuries all’1,51%, euro resiste sopra $1,19
A meno di due ore dall’inizio della sessione a Wall Street, i futures sul Dow Jones sono piatti (-0,06% a 34.314 punti), i futures sullo S&P 500 salgono di appena +0,06% a 4.274 punti, mentre quelli sul Nasdaq avanzano dello 0,29% a 14.380 punti.
Lo S&P 500 riparte dal record, dopo aver terminato la sessione di venerdì al massimo di chiusura di 4.280,70 punti, archiviando la migliore settimana dal mese di febbraio.
Il Dow Jones è balzato lo scorso venerdì di 237,02 punti, chiudendo a un valore inferiore di appena il 2% rispetto al suo massimo assoluto.
Il Nasdaq Composite ha chiuso invece in ribasso la sessione di venerdì scorso, salendo comunque del 2,35% su base settimanale, riportando così la sua migliore settimana dal 9 aprile scorso, in crescita del 4,45% nel mese di giugno.
Market mover cruciale della settimana sarà la diffusione, il prossimo venerdì, del report occupazionale Usa di giugno:
gli economisti intervistati da Dow Jones prevedono un aumento di 683.000 unità di nuovi posti di lavoro, dopo la crescita di 559.000 buste paga di maggio, ancora al di sotto del rialzo di 1 milione di posti di lavoro che alcuni economisti speravano che gli Stati Uniti riportassero, con la ripresa dalla pandemia Covid-19.
Gli investitori presteranno attenzione anche al trend dei salari, dopo gli ultimi dati diffusi sull’inflazione degli Stati Uniti: a tal proposito, venerdì scorso è stato diffuso l’indice PCE – (con il dato delle spese per consumi).
Il dato, attentamente monitorato dalla Federal Reserve per le sue decisioni di politica monetaria, è salito dello 0,5% su base mensile, meno del +0,6% atteso dal consensus. Su base annua, l’indice è balzato del 3,4%, come da attese, a fronte del +3,9% dell’indice PCE generale, sempre su base annua (indice generale include le componenti volatili dei prezzi dei beni energetici ed alimentari).
Il rialzo dell’indice PCE core su base annua, pari a +3,4%, è stato il più forte in 30 anni circa, dagli inizi degli anni ’90, mentre la crescita dell’indice PCE generale è stata la più sostenuta dal 2008 (su base mensile +0,4%).
Dollaro in rialzo, con l’euro che perde lo 0,23% a $1,1905. In calo i tassi sui Treasuries decennali, che scendono all’1,51%.