Wall Street: futures in lieve rialzo con assist Pmi Cina e dietrofront tassi Treasuries post Bostic (Fed)
L’entusiasmo per gli effetti positivi che il reopening dell’economia cinese avrà sui fondamentali del mondo intero ha la meglio oggi sull’ansia tassi Fed, almeno fino a ora.
Alle 13.50 ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono di 80 punti circa (+0,24%), mentre i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq Composite avanzano rispettivamente dello 0,30% circa.
Ieri a Wall Street il sentiment ha ricevuto un assist importante anche dalle dichiarazioni del presidente della Fed di Atlanta Raphael Bostic.
Sebbene abbia detto che “la Fed potrebbe essere costretta a fare di più, vista l’alta inflazione”, Bostic ha indicato di essere favorevole a strette monetarie di 25 punti base, parlando anche di una pausa durante l’estate del 2023.
La borsa Usa ha così chiuso la sessione della vigilia in territorio positivo. Il Dow Jones Industrial Average ha guidato i guadagni, salendo dell’1,05%, mentre lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno chiuso in rialzo dello 0,76% e dello 0,73%.
Nelle ultime ore il sentiment positivo è stato ulteriormente sostenuto dalla pubblicazione dell’indice Pmi servizi della Cina compilato da Caixin.
Il Pmi servizi della Cina, relativo al mese di febbraio, ha segnato l’espansione più forte in sei mesi, balzando a 55 punti, oltre i 52,9 di gennaio. Caixin ha sottolineato che l’indice Pmi servizi si è attestato a un valore superiore rispetto alla media di 53,7 punti, supportato soprattutto dal reopening dell’economia cinese, avvenuto alla fine del 2022 con la decisione del governo di Pechino di abbandonare la politica di restrizioni e di lockdown lanciata contro la pandemia Covid: la cosiddetta politica Zero Covid.
In particolare, guardando alle componenti dell’indice Pmi servizi, la crescita dei nuovi ordini alle esportazioni hanno testato il record in quasi quattro anni.
L’ansia degli operatori è stata smorzata nelle ultime ore anche dal dietrofront dei tassi sui Treasuries Usa, dopo o nuovi livelli di allerta toccati nelle ultime sedute. I tassi decennali rallentano al 4,02% mentre i tassi a due anni scendono al 4,875%.
L’altroieri, mercoledì 1 marzo, per la prima volta dal mese di novembre, i tassi dei Treasuries Usa a 10 anni hanno superato la soglia del 4%. I rendimenti hanno proseguito la corsa volando fino al al 4,075%.
Ormai a un soffio dal 5% i tassi dei Treasuries a 2 anni sono schizzati alla vigilia fino al record dal 2006, ovvero in 17 anni, al 4,937%.