Wall Street: futures in rialzo in attesa market mover clou per Fed. Su cosa scommettono i mercati
Futures Usa in rialzo dopo la chiusura positiva di tutti e tre gli indici azionari Usa su base settimanale.
Dopo tre settimane consecutive di ribassi, il Dow Jones ha guadagnato la scorsa settimana il 2,66%, lo S&P 500 è salito del 3,65% e il Nasdaq Composite è balzato del 4,14%.
Alle 14 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono dello 0,30%, quelli sul Nasdaq avanzano dello 0,56%, quelli sul Nasdaq fanno +0,64%.
Importante market mover di questa settimana è la pubblicazione del dato che monitora il trend dell’ inflazione degli Stati Uniti, ovvero l’indice dei prezzi al consumo Usa, che verrà pubblicato nella giornata di domani e che condizionerà la scelte sui tassi da parte della Federal Reserve di Jerome Powell.
Stando al parametro FedWatch di CME Group, i mercati stanno scommettendo su un altro rialzo dei tassi di 75 punti nel meeting di settembre che culminerà nell’annuncio il prossimo 21 settembre, con una probabilità in rialzo al 90%, rispetto alla probabilità dell’82% prezzata la scorsa settimana. La probabilità di una stretta pari a 50 punti base è pari ad appena il 10%.
Attenzione al discorso proferito dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, la scorsa settimana. Powell ha affermato che la banca centrale è “fortemente impegnata” nel controllo dell’inflazione.
“Dobbiamo agire ora, apertamente, con forza come abbiamo fatto”, ha detto Powell intervenendo alla conferenza di politica monetaria del Cato Institute a Washington. “La storia mette fortemente in guardia contro l’allentamento prematuro della politica – sono state le parole di Powell- . Posso assicurarvi che io e i miei colleghi siamo fortemente impegnati in questo progetto e lo continueremo fino a quando il lavoro non sarà terminato”.
Nelle ultime ore è arrivata la notizia delle ulteriori limitazioni alle esportazioni di chip verso la Cina che il dipartimento del Commercio Usa intende imporre ai colossi dei semiconduttori.
Le restrizioni sono rivolte alle esportazioni di componenti per la realizzazione di chip verso quelle fabbriche cinesi che producono semiconduttori avanzati, stando a quanto ha riportato l’agenzia di stampa Reuters.
Il dipartimento Usa avrebbe inviato lettere ad hoc ai colossi americani produttori di semiconduttori KLA, Lam Research e Applied Materials già all’inizio dell’anno.