Wall Street futures in ribasso dopo tonfo post occupazione. Grande attesa per utili banche
Wall Street in ribasso: la borsa Usa oggi è aperta, in occasione della festività nazionale del Columbus Day negli Stati Uniti: rimarrà chiuso invece il mercato dei bond. Alle 14.15 ora italiana circa, i futures sul Dow Jones scendono dello 0,10%; quelli sullo S&P 500 arretrano dello 0,23%; quelli sul Nasdaq Composite perdono lo 0,37%.
Il sentiment rimane negativo, dopo le pesanti perdite accusate venerdì scorso, a seguito della pubblicazione del report occupazionale Usa di settembre.
Il dato ha messo in evidenza la creazione di 263.000 nuovi posti di lavoro, lievemente al di sotto delle 275.000 nuove buste paga stimate dagli economisti di Dow Jones. Il tasso di disoccupazione è sceso a settembre dal 3,7% al 3,5%, posizionandosi al di sotto del 3,7% atteso dal consensus.
Il report ha confermato il rallentamento della crescita dei posti di lavoro nel mese di settembre: l’aumento delle buste paga è stato infatti il più basso dall’aprile del 2021, a riprova di come i continui rialzi dei tassi da parte della Fed di Jerome Powell stiano deprimendo i fondamentali dell’economia Usa: ciò che la banca centrale guidata da Jerome Powell vuole provocare, al fine di sfiammare l’inflazione.
Ma i trader si aspettavano un deterioramento peggiore del mercato del lavoro, al fine di limare le aspettative di una Fed aggressiva sui tassi; e il calo del tasso di disoccupazione ha portato gli operatori a interpretare l’occupazione made in Usa ancora troppo forte per convincere la Fed a deporre l’arma delle maxi-strette monetarie, per far rientrare la minaccia dell’inflazione.
Di conseguenza, alla pubblicazione del dato sono seguite forti vendite, che hanno portato l’indice Dow Jones a scivolare di oltre 600 punti (-2,11%), a 29.296 punti; lo S&P 500 a perdere il 2,80% a 3.639 punti, il Nasdaq Composite capitolare del 3,80% a 10.652 punti.
Le aspettative di una Fed ancora molto hawkish hanno fatto balzare i tassi dei Treasuries a due anni fino al 4,316%.
Mercati cauti anche in vista dell’inizio, questa settimana, della stagione delle trimestrali Usa e della pubblicazione del dato relativo all’inflazione misurata dall’indice dei prezzi al consumo (in calendario nella seduta di giovedì).
Riguardo alle trimestrali, i primi bilanci relativi al terzo trimestre saranno diffusi dai colossi di Wall Street del calibro di JP Morgan, Wells Fargo, Morgan Stanley e Citi (gli utili saranno resi noti nella sessione di venerdì).
Seguiranno la prossima settimana società come PepsiCo e Delta.
Il Financial Times ha scritto in un articolo che il consensus degli analisti, stando ai dati di FactSet, prevede in generale per la Corporate America una crescita degli utili – riferimento alle società quotate sullo S&P 500, in media -, pari a +2,6% su base annua.
Si tratta di un forte rallentamento rispetto al +9,8% previsto in precedenza che, se confermato, rappresenterebbe per la Corporate America il trimestre più debole dai tempi del lockdown da Covid, ovvero dal trimestre compreso tra luglio e settembre del 2020.
I colossi di Wall Street – recita l’articolo dell’FT – hanno praticamente sforbiciato le proprie stime di un ammontare pari all’incirca di 34 miliardi di dollari.
IG Italia ha presentato le stime sui risultati di bilancio che saranno resi noti dalle grandi banche Usa, in base a quanto stimato dal consensus:
JP Morgan: ricavi a $31,99 miliardi ed EPS di $2,88.
Morgan Stanley: ricavi a $13,23 miliardi ed EPS di $1,51.
Citigroup: $18,23 miliardi ed EPS di $1,55.
Goldman Sachs: $11,53 miliardi ed EPS di $7,60.