Wall Street: futures ingessati post inflazione Usa e speranze Fed. Si raffredda entusiasmo iniziale
A Wall Street i futures sui principali indici azionari Usa sono ingessati, dopo la chiusura positiva della vigilia, che ha visto tuttavia dissolversi in modo significativo i forti guadagni iniziali .
Wall Street ha chiuso la seduta vicina ai minimi della seduta, dopo lo scatto iniziale, scatenato dalla pubblicazione del CPI Usa, indice dei prezzi al consumo, tra i parametri più indicativi del trend dell’inflazione.
Il dato relativo al mese di luglio ha alimentato le speranze di uno stop dei rialzi dei tassi da parte della Fed di Jerome Powell, salendo su base mensile dello 0,2% e del 3,2% su base annua, al di sotto del 3,3% atteso dal consensus degli analisti, e a conferma del raffreddamento delle pressioni inflazionistiche.
Con la componente core in crescita al ritmo annuale del 4,7%, diversi analisti hanno avvertito, tuttavia, che i tassi rimarranno più alti per un periodo di tempo più lungo (higher for longer), in quanto il target dell’inflazione della Fed, pari al 2%, è ancora lontano.
Il Dow industrial average ha così azzerato gran parte dei guadagni iniziali, che lo avevano portato a volare di più di 450 punti, chiudendo in rialzo di 52,79 punti (+0.15%), a 35.176.14.
Lo S&P 500 ha chiuso piatto con una variazione pari a +1,14 punti (+0,03%), a 4.468,84, mentre il Nasdaq ha messo a segno un progresso di 15,96 punti (+0,12%) a 13.737,98, dopo essere balzato ai massimi di seduta di 225,15 punti.
Alle 7.20 ora italiana, i futures sul Dow Jones e sullo S&P 500 arretrano rispettivamente dello 0,04% e dello 0,07%, mentre i futures sul Nasdaq riportano una variazione pari a -0,01%.