Wall Street: futures migliorano, Nasdaq frenato da Tesla. Altro che Apple-Saudi Aramco, analisti sforbiciano target price del titolo
Wall Street i futures segnano lievi rialzi, con il Nasdaq che sottoperforma a causa dell’effetto Tesla.
Il titolo del colosso delle auto elettriche fondato e gestito da Elon Musk cede in premercato più del 5% dopo la diffusione di una trimestrale che non ha convinto i mercati.
Tesla ha concluso il terzo trimestre del 2022 con un utile netto (GAAP) cresciuto a $3,33 miliardi, praticamente il doppio rispetto agli $1,62 miliardi dello stesso periodo del 2021, a fronte di un margine lordo che si è mantenuto stabile al 27,9%, così come nel secondo trimestre di quest’anno.
Su base adjusted, l’eps si è attestato a $1,05 rispetto agli $1,01 attesi dagli analisti, mentre il fatturato è ammontato a $21,45 miliardi, livello inferiore rispetto ai $22,09 miliardi previsti.
Quanto detto dal numero uno di Tesla Elon Musk nella conferenza con gli analisti e i media indetta per commentare la trimestrale non è stato sufficiente a fugare i dubbi degli investitori sulla domanda per le auto elettriche di Tesla, in un contesto in cui si parla sempre più dell’arrivo di un hard landing per l’economia degli Stati Uniti e di recessione in diverse parti del mondo.
Inoltre, riguardo al progetto di guida autonoma, Musk ha detto di non credere che Tesla riuscirà a ottenere il via libera delle autorità entro la fine dell’anno. E questo significa che le autorità credono che il software non presenti ancora quelle caratteristiche tali da rendere sicure le auto elettriche, senza che ci sia un conducente al volante.
Musk ha detto inoltre di ritenere che il valore di mercato di Tesla, che al momento si aggira attorno a 700 miliardi di dollari, riuscirà un giorno a superare quelli di Apple e di Saudi Aramco messi insieme, dunque quota 4,4 trilioni di dollari:
la previsione shock non solo non convince i mercati, che penalizzano di fatto il titolo, ma non provoca nessuna reazione agli analisti, con alcuni che anzi tagliano il target price sul titolo.
Wedbush sborbicia l’obiettivo sul prezzo di Tesla da 360 a 300 dollari, mentre CFRA provvede a un taglio dell’obiettivo sul prezzo da 400 dollari a 340 dollari. Va detto tuttavia che i target rimangono decisamente superiori al valore attuale dell’azione, che viaggia attorno a 211 dollari.
Focus anche sul titolo Twitter, con la soap opera del suo acquisto da parte di Elon Musk che continua. Musk ha definito la società che intende acquistare per un valore di 44 miliardi “un asset che per tanto tempo è rimasto fermo, ma che ha un potenziale incredibile”.
“Il potenziale di lungo termine di Twitter è di un valore decisamente maggiore rispetto a quello attuale”, ha continuato il manager che, secondo gli analisti, dovrà vendere una quota considerevole di azioni Tesla che al momento detiene per finanziare l’acquisizione da 44 miliardi di dollari della società di social network. E questa è un’altra notizia negativa per il titolo Tesla. Twitter sale invece in premercato dell’1,5%.
Ieri seduta negativa per Wall Street, che ha interrotto due sessioni consecutive di rialzi: il Nasdaq Composite ha perso lo 0,85% a 10.680.51, lo S&P 500 è sceso dello 0,67% a 3.695,16, il Dow Jones Industrial è arretrato di 99,99 punti (-0,33%), a quota 30.423,81.
L’azionario ha scontato il trend dei Treasuries, che sono tornati a salire: quelli a 10 anni sono balzati fino al 4,138%, al record dal 23 luglio del 2008, prezzando il rischio di ulteriori strette monetarie anti-inflazione da parte della Fed di Jerome Powell.
Migliora intanto il trend dei futures sui principali indici azionari Usa: i futures sul Dow Jones salgono di 150 punti (+0,23%), quelli sullo S&P 500 avanzano dello 0,32%, mentre i futures sul Nasdaq mettono a segno un progresso dello 0,17% circa.