Wall Street, futures Nasdaq -0,80%. I falchi della Fed rimettono in riga i mercati. Tassi Treasuries 10y oltre il 3,9%
I falchi della Fed rimettono in riga i mercati. Wall Street continua a perdere terreno, dopo la sessione negativa della vigilia. Alle 13.20 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones arretrano di 162 punti (-0,48%), i futures sullo S&P 500 cedono lo 0,60% e i futures sul Nasdaq perdono lo 0,80%.
A deprimere il sentiment, con un effetto contagio sulle altre borse, è stato ieri l’indice prezzi alla produzione PPI, altro parametro cruciale del trend dell’inflazione.
Il dato è salito a gennaio del 6% su base annua, in rallentamento rispetto al +6,2% di dicembre, ma decisamente oltre le stime di un incremento del 5,4%. Su base mensile, il rialzo dell’inflazione misurata dall’indice è stato dello 0,7%, rispetto al +0,4% atteso e in decisa accelerazione rispetto alla flessione dello 0,4% precedente.
Escluse le componenti dei prezzi dei beni energetici e alimentari, il dato core ha segnato inoltre un rialzo del 5,4%, inferiore al +5,5% di dicembre, ma anche in questo caso ben oltre il +4,9% atteso.
Il PPI si è confermato l’ennesimo dato macro che ha indicato come l’inflazione non stia scendendo come sperato, non solo dai mercati, ma dalla stessa Banca centrale americana guidata da Jerome Powell, nonostante le strette monetarie aggressive varate dallo scorso anno, fino a +75 punti base.
A pesare ulteriormente sul sentiment sono state le parole proferite da alcuni esponenti della Fed.
In particolare il presidente della Fed di St. Louis James Bullard ha reso noto che, nella riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve, del 1° febbraio scorso, avrebbe preferito un rialzo dei tassi di 50 punti base (e non di 25 punti), aggiungendo di non escludere che una stretta di tale entità venga varata dalla Fed, nella riunione di marzo. E anche Loretta Mester, presidente della Fed di Cleveland, ha invocato tassi sui fed Usa oltre il 5%.
Ieri Wall Street ha chiuso così in rosso: il Dow Jones è capitolato nel finale di 431,20 punti (-1,26%), lo S&P 500 ha perso l’1,38%, mentre il Nasdaq Composite è scivolato dell’1,78%.
La paura di nuovi rialzi aggressivi da parte della Fed assilla anche il mercato del reddito fisso, con i tassi dei Treasuries Usa a dieci anni che hanno superato la soglia del 3,9%, fino al 3,93%, record dal 10 novembre del 2022. I rendimenti dei Treasuries a due anni sono saliti al 4,69%.