Wall Street futures poco mossi, grande attesa per report occupazione Usa. Tassi Treasuries 10y perdono ancora quota 3%
Wall Street incerti, in attesa della pubblicazione del report occupazionale Usa di giugno, che sarà reso noto alle 14.30 ora italiana.
Alle 12.40 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono dello 0,22%, quelli sullo S&P 500 sono in rialzo di appena +0,07%, mentre quelli sul Nasdaq arretrano dello 0,17%.
Gli analisti intervistati da Dow Jones prevedono una crescita di nuovi posti di lavoro di 250.000 unità, inferiore all’aumento delle payrolls di 390.000 del mese di maggio. Il tasso di disoccupazione è previsto invariato al 3,6%.
Anche Goldman Sachs stima una crescita dell’occupazione, negli Stati Uniti, pari a 250.000 unità, a fronte di un tasso di disoccupazione invariato, in linea dunque con il consensus e “a conferma si un solido aumento dell’occupazione”, come si legge nella nota del colosso bancario Usa. Un solido aumento, precisano da Goldman Sachs, che è compensato da una crescita di 0,1 punti percentuali della partecipazione alla forza lavoro, al 62,4%”.
In questa settimana caratterizzata dalla chiusura della borsa Usa di lunedì scorso, a causa della festività nazionale del 4 luglio, l’indice S&P 500 è salito del 2% circa. Il listino si appresta a chiudere la seconda settimana in territorio positivo delle ultime tre.
Il Dow Jones Industrial Average ha incassato appena lo 0,92%, mentre il Nasdaq Composite ha fatto meglio del mercato, con un rally del 4,4% su base settimanale.
Anche in questo caso gli indici si avviano a chiudere la loro seconda settimana consecutiva delle ultime tre.
Ieri sessione positiva per Wall Street, con il Dow Jones Industrial Average in rialzo di 346,87 punti, +1,12%, a 31,384.55. Lo S&P 500 è salito dell’1,5% a 3.902,62, mentre il Nasdaq Composite è balzato del 2,28% a 11.621,35.
Focus anche sulla curva dei rendimenti dei Treasuries Usa: dopo aver superato di nuovo la soglia del 3%, i decennali scendono attorno al 2,9983%, a fronte dei trentennali in lieve calo al 3,1914%. Protagonista di questa settimana la curva dei rendimenti Usa, che si è invertita nel tratto 2-10 anni.
I tassi dei Treasuries a due anni confermano l’inversione attestandosi a un valore superiore rispetto a quelli dei 10 anni, al 3,002%.
L’inversione della curva dei rendimenti nel tratto 2-10 anni è nota per essere considerata segnale che anticipa l’arrivo di una recessione, anche se diversi sono gli economisti che hanno cercato di sfatare la correlazione.
L’ultima volta che la curva dei rendimenti si è invertita è stata a giugno, seppur per una breve durata. L’inversione si era manifestata già nella sessione del 31 marzo scorso.