Wall Street futures poco mossi. Grande cautela in vista dato inflazione Usa e dopo downgrade Pil globale
Futures Usa poco mossi, con quelli sul Dow Jones che arretrano dello 0,128%, quelli sullo S&P 500 in calo dello 0,14% e quelli sul Nasdaq attorno alla parità.
Ieri a Wall Street lo S&P 500 ha guadagnato quasi l’1%, salendo per la seconda seduta consecutiva; il Dow Jones è salito di oltre 260 punti e il Nasdaq Composite è balzato dello 0,9%.
Sullo sfondo, permangono la paura di una recessione e, in particolare, di una stagflazione, come messo in evidenza dal Global Economic Prospects report della World Bank. (Rapporto sulle prospettive dell’economia globale).
La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le proprie stime sulla crescita dell’economia globale, avvertendo che molte economie potrebbero scivolare in una fase di recessione, in un contesto di rischio stagflazione che ricorda quello degli anni ’70.
Il Pil globale è atteso in crescita, nel 2022, del 2,9%, rispetto all’espansione pari a +5,7% del 2021 .
Il downgrade è pari a — 1,2 punti percentuali rispetto alla crescita +4,1% prevista a gennaio, stando a quanto emerge dall’ultimo Global Economic Prospects report. (Rapporto sulle prospettive dell’economia globale).
La crescita dovrebbe continuare ad aggirarsi su quel livello anche nel 2023 e nel 2024, mentre l’inflazione dovrebbe mantenersi elevata, confermando i rischi di stagflazione.
Citati l’impatto del conflitto Russia-Ucraina e il conseguente balzo delle materie prime, che si sono uniti al danno che era stato già inflitto all’economia globale dalla pandemia Covid-19.
Poco fa è arrivato anche il maxi downgrade sul Pil globale firmato dall’Ocse, nel report “The Price of War”, ovvero il prezzo della guerra.
La sforbiciata, rispetto al precedente outlook, è pari a -1,5 punti percentuali, e porta le nuove previsioni sul Pil globale a una espansione pari a +3% nel 2022.
“L’invasione dell’Ucraina, unita ai lockdown che hanno colpito le città e i porti della Cina, a causa della politica zero Covid, ha generato un nuovo set di shock avversi – si legge nell’ultimo outlook sull’economia appena diramato dall’organizzazione con sede a Parigi.
L’Ocse ha spiegato i downgrade, in parte, con “i forti rallentamenti della Russia e dell’Ucraina”. Ma “la crescita è attesa indebolirsi in modo significativo più delle attese nella maggior parte delle economie, soprattutto in Europa, dove le stime per il 2023 prezzano l’embargo sulle importazioni di petrolio e di carbone dalla Russia”.
Cresce l’attesa per la pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo Usa, dopodomani venerdì 10 giugno, relativo al mese di maggio. Si tratta di un momento cruciale: nel caso in cui l’indice salisse a un ritmo inferiore rispetto a quello di aprile, i mercati vedrebbero in qualche modo avallata la speranza che l’inflazione degli Stati Uniti abbia toccato il picco. I tassi sui Treasuries Usa a dieci anni salgono di nuovo oltre la soglia del 3%, al 3,012%.