Wall Street: il trend dei futures nel Fed-Day. Focus su tassi Treasuries e trend petrolio
A Wall Street futures Usa in lieve ribasso nel Fed-Day, giorno in cui il Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana, che si è riunito nella giornata di ieri, annuncerà la propria decisione sui tassi.
Il grande annuncio arriverà alle 20 circa ora italiana.
Alle 7.05 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones perdono lo 0,10%, quelli sullo S&P 500 arretrano dello 0,11% e quelli sul Nasdaq cedono lo 0,17%.
Riguardo alla Fed, i mercati scommettono su un nulla di fatto sui tassi, almeno per questa riunione del Fomc di settembre.
Le speculazioni sono su un altro rialzo che potrebbe arrivare entro la fine del 2023.
In particolare, i trader scommettono su una nuova stretta monetaria da parte della Fed, nel meeting di novembre, con una probabilità pari al 29%.
Il 27 luglio scorso la Federal Reserve ha alzato i tassi sui fed funds Usa di 25 punti base, al nuovo range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, record degli ultimi 22 anni.
Ieri sessione negativa per Wall Street: il The Dow Jones Industrial Average ha ceduto 290,91 punti (-0,84%), a quota 34.474,83 punti, bucando la media mobile in 50 giorni per la prima volta dal 1° giugno.
Lo S&P 500 ha perso lo 0,77% a 4.370,36 punti e il Nasdaq Composite è arretrato dell’1,17% a 13.316,93.
A zavorrare gli indici è stato il rialzo dei tassi dei Treasuries Usa, con quelli a dieci anni che si sono riavvicinati al record dal 2007, ovvero degli ultimi 16 anni, in attesa del verdetto della Fed.
I rendimenti decennali sono scattati al 4,339%.
In rialzo anche i tassi dei Treasuries a 2 anni, saliti al 5,079%.
La paura di un’inflazione persistente è stata alimentata nelle ultime sessioni dal rally dei prezzi del petrolio, scatenato dalla decisione dell’Arabia Saudita e della Russia di estendere fino alla fine dell’anno i tagli alla loro offerta.
Ieri il Brent è schizzato fino a oltre la soglia di $95 al barile.
Entrambi i contratti WTI e Brent viaggiano al record del 2023 e dal novembre del 2022.
Nelle ultime ore, i prezzi hanno fatto tuttavia dietrofront.
Il WTI perde lo 0,90% a $90,38 al barile, mentre il Brent arretra dello 0,86% a $93,53 al barile.