Wall Street in calo, mercato del lavoro robusto rafforza ipotesi Fed restrittiva
Avvio in calo per Wall Street, con variazioni negative per il Dow Jones (-1,1%), l’S&P500 (-1,1%) e il Nasdaq (-1,4%), dopo alcuni dati macro che confermano la solidità del mercato del lavoro.
Il report Adp di dicembre sul settore privato ha evidenziato la creazione di 235.000 impieghi, al di sopra dei 150.000 stimati. Il dato, trainato dalle piccole e medie imprese, evidenzia la resilienza della domanda di lavoro, che sta sostenendo la crescita salariale, contrastando gli sforzi della Fed per contenere l’inflazione.
Inoltre, nella settimana terminata il 31 dicembre scorso, il numero di lavoratori americani che hanno fatto richiesta per la prima volta per ricevere i sussidi di disoccupazione è sceso di 19 mila unità a 204.000, rispetto a 223 mila della settimana precedente (dato rivisto da 225 mila inizialmente rilevate). Il consensus degli analisti interpellati da Bloomberg esprimeva una stima di 225 mila unità.
Dati che nel complesso confermano la tesi di una Fed ancora restrittiva per raffreddare l’economia e riportare sotto controllo i prezzi.
Il tutto, in attesa dei non farm payrolls in uscita domani, che dovrebbero mostrare un numero di nuove bste paga in diminuzione a 200 mila unità e un tasso di disoccupazione stabile al 3,7%.
Ieri i tre indici avevano chiuso in modesto rialzo, dopo la diffusione delle minute della Fed. Dai verbali dell’ultima riunione, tenutasi il 13 e 14 dicembre, è emerso che i funzionari sono concordi sulla necessità di aumentare ancora il costo del denaro, ma in modo graduale e flessibile per non compromettere eccessivamente la crescita economica.
I membri del Fomc hanno escluso tagli ai tassi nel 2023, nonostante le aspettative del mercato in tal senso, e hanno messo in guardia i mercati contro eccessivi ottimismi in merito ad una conclusione dell’inasprimento monetario, in quanto potrebbero ostacolare la sua strategia volta a contenere l’inflazione.
Tra i singoli titoli di Wall Street, focus su Amazon (-0,9%) dopo l’annuncio di tagli al personale fino a 18.000 dipendenti. Arretra Tesla (-4%), che ha registrato un crollo delle consegne dalla fabbrica di Shanghai dopo un novembre record, a causa della temporanea sospensione della produzione e della minore domanda dei consumatori.