Wall Street in frazionale rialzo, giù AMD e Starbucks
Lievi guadagni per gli indici statunitensi, in attesa delle delibere della Federal Reserve. Dopo circa un’ora di scambi, l’S&P500 avanza dello 0,2% e il Nasdaq dello 0,4%, mentre il Dow Jones è sostanzialmente invariato (+0,1%).
Smaltito il sell-off di ieri, alimentato dalle tensioni sulle banche, l’attenzione si è spostata nuovamente verso la riunione della banca centrale, che stasera alle 20:00 ore italiane annuncerà un aumento dei tassi di 25 punti base. Gli operatori ascolteranno le parole del presidente Jerome Powell per eventuali indicazioni sulle mosse future del Fomc e, in particolare, per capire se questa possa essere l’ultima stretta del ciclo di inasprimento monetario.
Intanto, permangono le preoccupazioni legate al tetto del debito, dopo le indicazioni del Segretario al Tesoro Janet Yellen secondo cui gli Usa rischierebbero di esaurire la liquidità entro l’inizio di giugno.
Dall’agenda macro sono giunti i dati ADP sugli impieghi nel settore privato, pari a 296 mila unità ad aprile. I numeri nettamente superiori alle attese testimoniano la resilienza del mercato del lavoro, malgrado il raffreddamento dell’economia.
L’indice ISM servizi di aprile si è attestato a 51,9 punti, lievemente sopra le attese (51,8 punti) e in rialzo rispetto ai 51,2 punti di marzo. Pmi servizi e composito sono cresciuti rispettivamente a 53,6 e 53,4 punti.
In forte calo le quotazioni di AMD (-7%), in scia alle difficoltà nel settore dei chip per PC, e Starbucks (-7%), che nonostante la buona trimestrale non ha alzato le previsioni sul 2023. Bene invece Eli Lilly (+4%) dopo i risultati positivi riscontrati dal suo farmaco sperimentale contro l’Alzheimer nella fase finale della sperimentazione.
Sull’obbligazionario, rendimenti in lieve calo su tutte le scadenze della curva, con il decennale al 3,4% e il biennale al 3,95%. Dollari in calo rispetto alle principali valute, con l’euro/dollaro a 1,104. Petrolio WTI sotto i 69 dollari al barile, con la prospettiva di una recessione negli Stati Uniti a minacciare la domanda di carburante.