News Finanza Indici e quotazioni Wall Street incerta, ma Nasdaq chiude il mese di giugno con balzo +5,6%, ritmo più forte da novembre 2020

Wall Street incerta, ma Nasdaq chiude il mese di giugno con balzo +5,6%, ritmo più forte da novembre 2020

30 Giugno 2021 15:57

Wall Street poco mossa, con il Dow Jones che avanza dello 0,23% a 34.371 punti, il Nasdaq che cede lo 0,13% a 14.509 punti e lo &P 500 che avanza dello 0,06% a 4.294 punti.

Bene il rapporto ADP sulla crescita dei posti di lavoro nel settore privato: nel mese di giugno, le buste paga degli Stati Uniti sono salite di 692.000 unità, ben al di sopra della crescita di 550.000 unità attesa dagli economisti intervistati da Dow Jones, ma in rallentamento rispetto alle 886.000 unità di maggio.

Il dato di maggio, rivisto al ribasso dai +978.000 inizialmente riportati, conferma comunque il trend migliore dal settembre del 2020. Wall Street è poco mossa in attesa di quello che si confermerà il vero market mover per la borsa Usa e dunque, anche per l’azionario globale, di questa settimana: la pubblicazione del report occupazionale di giugno, che sarà reso noto dopodomani, venerdì 2 luglio.

Secondo gli economisti intervistati da Dow Jones, i nuovi posti di lavoro creati nel mese che si appresta a conclusione sono stati pari a 683.000 unità.

Da segnalare che la sessione di oggi è l’ultima di giugno, l’ultima del secondo trimestre e anche l’ultima del primo semestre del 2021. Dall’inizio dell’anno, lo S&P 500 è salito del 14%, mentre il Nasdaq Composite e il Dow Jones sono in rialzo del 12%. Nel secondo trimestre, lo S&P 500 è balzato dell’8%: l’indice si appresta a concludere il quinto mese consecutivo di guadagni, e a giugno è salito del 2,1%.

Oggi rallentano i titoli delle Big Tech. Ma è stato soprattutto il Nasdaq il grande protagonista del mese di giugno: il listino dei titoli hi-tech ha terminato il mese con un balzo del 5,6% su base mensile, il più alto dal novembre del 2020.

Protagoniste sempre loro, le cinque Big Tech, ovvero Google, Amazon, Facebook, Apple e Microsoft. Nel complesso, il NYSE FANG+ Index – che include Facebook (FB), Apple (AAPL), Amazon (AMZN), Netflix (NFLX), Google (GOOGL), Alibaba (BABA), Baidu (BIDU), NVIDIA (NVDA), Tesla (TSLA), Twitter (TWTR) – è volato del 10% nel mese.

In una nota riportata dal sito Cnbc Tom Lee, managing partner e responsabile della divisione di ricerca presso Fundstrat Global Advisors, ha parlato di una “litania di ragioni per le quali gli investitori dovrebbero rimanere costruttivi” sull’azionario, e ha alzato il suo target sullo S&P 500 a 4.600 dai 4.300 precedenti, prevedendo dunque un ulteriore rialzo per l’indice – reduce da un nuovo record storico nella seduta di ieri, insieme al Nasdaq – pari al 7%.

Paura inflazione Usa sotto controllo, con i tassi sui Treasuries Usa decennali in ribasso all’1,454%.