Wall Street: la ripresa è incerta. Note confortanti da immobiliare Usa. Tra i titoli Baidu fa dietrofront fino a -7%, Best Buy si riaccende
Si sfiamma subito in avvio di seduta la speranza di una ripresa solida per Wall Street, dopo le due sessioni consecutive di perdite, inclusa quella di venerdì scorso, che hanno visto i principali indici azionari Usa scivolare di oltre il 3%.
Alle 15.50 circa ora italiana, il Dow Jones sale di appena lo 0,13%; lo S&P 500 oscilla attorno alla parità, mentre il Nasdaq Composite segna un rialzo dello 0,15%. La borsa Usa riporta un trend segnato dall’incertezza.
Ieri un’altra seduta negativa per Wall Street, con gli investitori che hanno continuato a scontare gli effetti del discorso proferito a Jackson Hole dal presidente della Fed Jerome Powell: dopo il venerdì nero, che ha visto i principali indici azionari Usa perdere oltre il 3%, ieri lo S&P 500 ha perso lo 0,67% a quota 4.030,61, il Nasdaq Composite ha ceduto l’1,02% a 12.017,67 e il Dow Industrial Average è arretrato di 184,41 punti (-0,57%), a 32.098,99.
Nella sessione odierna, Wall Street è sostenuta da alcuni fattori, tra cui il calo dei prezzi energetici. In particolare, i prezzi del contratto sul petrolio WTI scendono di oltre il 3%, posizionandosi attorno a $94 al barile.
Giù anche i futures Usa sul gas naturale.
Dal fronte macroeconomico è stato reso noto l’indice S&P Case-Shiller, che monitora il trend dei prezzi delle abitazioni negli Stati Uniti. Il dato generale, relativo al mese di giugno, ha mostrato un aumento dei prezzi del 18% su base annua, rallentando il passo rispetto al +19,9% di maggio, ma confermando la solidità del mercato immobiliare Usa.
L’indice composite che si riferisce alle dieci principali aree metropolitane degli Stati è salito del 17,4%, dopo il +19,1% del mese scorso, mentre l’indice delle 20 principali aree ha messo a segno un balzo pari a +18,6%, molto sostenuto anche se in rallentamento rispetto al +20,5% di maggio.
Gli investitori cercano di lasciarsi alle spalle i timori sulla Fed più hawkish rinfocolati dal discorso dei banchieri centrali nel simposio annuale di Jackson Hole.
In particolare, venerdì scorso, il numero uno della Fed Jerome Powell ha rinnovato la determinazione della banca centrale americana a frenare l’impennata dell’inflazione con ulteriori rialzi dei tassi, anche a rischio di provocare sofferenza all’economia degli Stati Uniti.
“Gli investitori stanno realizzando che la Fed è seria nell’obiettivo di ridurre l’inflazione, anche se i dati recenti sembrano suggerire che l’inflazione stia iniziando a scendere – ha commentato Rod von Lipsey, managing director di UBS Private Wealth Management – Riteniamo che il rally estivo del mercato sia stato effimero e continuiamo a raccomandare agli investitori di rimanere selettivi e di focalizzarsi su settori difensivi dell’azionario come l’health care e le azioni che pagano dividendi”.
Tra i titoli protagonisti di oggi a Wall Street Best Buy, dopo la diffusione della trimestrale della società retail di prodotti elettronici.
Il gruppo ha concluso il secondo trimestre dell’anno con un utile netto di $306 milioni, o $1,35 per azione, in calo rispetto ai $734 milioni, o $2,90 per azione dello stesso trimestre del 2021.
Su base adjusted, l’eps è stato pari a $1,54.
Il fatturato si è attestato a $10,33 miliardi. I risultati hanno battuto le attese. Gli analisti interpellati da Refinitiv avevano previsto un eps di $1,27 su un giro d’affari di $10,24 miliardi.
Il titolo Best Buy torna a infiammarsi, volando di oltre il 5%.
Fa invece un brusco dietrofront il titolo del colosso dell’hi-tech cinese Baidu, quotato anche a New York, sul Nasdaq. Dopo essere balzate di oltre +3,5% in premercato, le quotazioni affondano di oltre -7%.
Baidu ha annunciato un utile per azione, in dollari, pari a $2,36, escluse le voci straordinarie di bilancio.
Il fatturato è sceso del 5% all’equivalente di $4,43 miliardi, scontando le misure di lockdown lanciate dal governo di Pechino per arginare la pandemia Covid-19 e le ripercussioni del rallentamento dell’economia sulla domanda e sulle entrate pubblicitarie.
Gli analisti avevano previsto tuttavia una trimestrale peggiore, con un eps di $1,57 e un fatturato di $4,2 miliardi.
“Nonostante un contesto macro sfidante provocato dal Covid-19, Baidu Core ha generato 23,2 miliardi di yuan di fatturato nel secondo trimestre, mentre il fatturato di Baidu AI Cloud ha conservato il momentum di forte crescita, salendo del 31% su base annua e del 10% su base trimestrale”, ha commentato il ceo Robin Li.
Prosegue la fase rialzista del titolo Bed Bath & Beyond, in rally di oltre il 6% in vista dell’aggiornamento del piano stratetico che sarà comunicato dalla società di retail Usa, verso la fine della settimana.
Nella sessione di ieri le quotazioni erano balzate sul Nasdaq del 24%. Il titolo Bed Bath & Beyond ha più che raddoppiato il proprio valore nel mese di agosto, rimanendo tuttavia ancora in calo del 53% su base annua.