Wall Street: nuova batosta dalla Fed, trionfano ancora i ribassisti. Ad agosto perdite di oltre -4%. Futures Usa giù
A Wall Street i ribassisti hanno avuto ancora la meglio, facendo così scendere la borsa Usa per la quarta sessione consecutiva.
Gli indici azionari americani hanno fallito di nuovo il tentativo di recupero accennato nelle prime ore della giornata di contrattazioni della vigilia. Il risultato è che il Dow Jones Industrial Average ha perso 280,44 punti, o quasi lo 0,9%, a 31.510,43 punti. Lo S&P 500 è arretrato dello 0,8% a quota 3.955, mentre il Nasdaq Composite ha lasciato sul terreno lo 0,6% a 11.816,20.
Chiusura in rosso per Wall Street nel mese di agosto. Il Dow Jones ha perso nel mese appena concluso il 4,1%, lo S&P 500 e il Nasdaq hanno riportato perdite rispettivamente pari a -4,2% e -4,6%.
Nella giornata di ieri Loretta Master, presidente della Federal Reserve di Cleveland e membro votante del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, preposto alla determinazione dei tassi, ha affossato le speranze che la banca centrale americana, l’anno prossimo, possa tornare a tagliare i tassi, dopo i rialzi aggressivi previsti per quest’anno, già avviati per fermare l’impennata dell’inflazione.
“La mia view al momento è che sarà necessario portare i tassi sui fed funds a un valore al di sopra del 4% entro la fine dell’anno prossimo, per permanere a quel livello”, ha detto Mester, stando agli estratti di un discorso riportati dalla Cnbc.
Questo significa che, secondo Loretta Mester, la Fed di Jerome Powell non taglierà i tassi per tutto l’arco del 2023.
Il sentiment degli investitori era stato già zavorrato dalle dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell che, venerdì scorso, nel suo intervento al simposio di Jackson Hole, aveva confermato la determinazione a sfiammare l’inflazione con nuovi rialzi dei tassi.
Al momento i tassi Usa si trovano nel range compreso tra il 2,25% e il 2,50%, dopo la decisione della Fed dello scorso 27 luglio, con cui Powell & Co hanno annunciato una stretta monetaria di 75 punti base per la seconda volta consecutiva, per frenare la corsa dell’inflazione.
Le scommesse sui mercati di una Fed ancora più aggressiva hanno fatto volare nelle ultime sessioni i tassi, in particolare, dei Treasuries Usa a due anni. Nel corso delle contrattazioni dei mercati asiatici i rendimenti a due anni sono volati al massimo degli ultimi 14 anni, ovvero dal novembre del 2007, balzando fino al 3,52%, ben oltre il 3,22% dei tassi dei Treasuries a 10 anni e il 3,3% dei tassi trentennali.
Inizia oggi la prima sessione del quarto trimestre del 2022.
I futures Usa non lasciano presagire nulla di buono: alle 6.45 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones cedono più di 120 punti (-0,40% circa), mentre i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq perdono lo 0,67% e più dell’1%.