Wall Street: settembre parte con valanga di sell. Futures confermano forte dietrofront Nasdaq
Wall Street ha iniziato il mese di settembre colando a picco, sulla scia di una valanga di sell off che ha portato il Nasdaq a registrare la perdita peggiore dagli smobilizzi scatenati del 5 agosto scorso.
In evidenza il tonfo del titolo AI Nvidia, crollato fino a oltre il 9%.
Male in generale l’ETF che replica i titoli chip, il VanEck Semiconductor ETF (SMH), scivolato del 7% circa.
Alla fine della giornata di contrattazioni, il Dow Jones Industrial Average ha chiuso cadendo di 626,15 punti, o dell’1,51%, per terminare la sessione a quota 40.936,93 punti.
Lo S&P 500 ha perso il 2,12%, scendendo a quota 5.528,93. Il Nasdaq Composite è capitolato del 3,26% scivolando a 17.136,30 punti.
Per tutti e tre gli indici quella di ieri è stata la sessione peggiore dal sell off che si è abbattuto sull’azionario globale il 5 agosto scorso.
A scatenare il sentiment negativo è stata in particolare la pubblicazione di due dati macro Usa, entrambi relativi all’attività manifatturiera degli Stati Uniti:
in particolare l’Ism manifatturiero e l’indice PMI manifatturiero stilato da S&P Global. Con entrambi i dati che hanno confermato la fase di contrazione in atto, Wall Street ha prezzato la prospettiva di un peggioramento dell’economia più significativo di quanto previsto.
LEGGI ANCHE
Il trend negativo di Wall Street non si arresta, come conferma la performance dei futures sui principali indici azionari Usa: alle 7.20 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones perdono lo 0,35%, mentre i contratti sullo S&P 500 e sul Nasdaq scivolano rispettivamente dello 0,58% e dello 0,81%.